Romeo e Giulietta

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2012/2013
La Grande Prosa

Nuova Teatro Eliseo/ Compagnia Gank
in collaborazione con Gloriababbi Teatro
Romeo e Giulietta
di William Shakespeare
traduzione e adattamento di Fausto Paravidino e Valerio Binasco
regia Valerio Binasco
scene Carlo De Marino
costumi Sandra Cardini
musiche originali Arturo Annecchino
luci Pasquale Mari
con Francesco Montanari, Deniz Ozdogan, Antonio Zavatteri, Filippo Dini, Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Martini, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Nicoletta Robello, Marcela Serli, Roberto Turchetta
e con Milvia Marigliano

Premio Ubu 2011
Premio "Le Maschere del Teatro" a Filippo Dini come miglior attore non protagonista

La più famosa storia d'amore di tutti i tempi

Vivace, giovane e pieno di invenzioni: Romeo e Giulietta di Shakespeare messo in scena da Valerio Binasco è oramai uno spettacolo di culto, amatissimo dal pubblico e osannato dalla critica. Assieme a Fausto Paravidino,
coautore dell'adattamento teatrale, Binasco, attore e regista tra i più apprezzati della sua generazione, ha saputo rileggere il testo scritto dal Bardo tra il 1594 e il 1597, in maniera intelligente e divertita, lasciando sempre spazio all'irruzione dell'inatteso, del ludico e del sorprendente. Il tutto senza mai perdere la poesia e la profondità del testo shakespeariano, che mantiene intatti lo struggente potere evocativo di una delle storie d'amore più famose e rappresentate al mondo. Il ritmo, sin da principio, è vibrante, in una città scura e ingrigita che può essere Verona o una qualsiasi metropoli nordeuropea, dove bande di teppisti si scontrano e vivono l'antagonismo tra i rispettivi clan come una quotidiana iniezione di energia. E' il caso anche delle famiglie dei Montecchi e dei Capuleti. Romeo porta gli occhiali, è un malinconico eroe moderno, timido e romantico e Giulietta una pudica ragazza dai capelli luccicanti. Quando Cupido fa scoccare la freccia che li fa perdutamente innamorare, il destino si schianta inesorabile sulle loro anime... Interpretato da un affiatatissimo gruppo di attori, questo spettacolo porta con sé le sguaiatezze degli adolescenti, la fragilità dei figli, il segreto degli innamorati di sempre, la caparbietà della cattiveria più ottusa. Con la testa, la sensibilità e le emozioni, la messa in scena di Binasco sta tutta nei nostri giorni e di Shakespeare conserva la passione e i sentimenti forti e assoluti. "È quasi tutto troppo con Shakespeare" commenta Binasco, vincitore del Premio Ubu 2011 per la miglior regia di questo classico "e Romeo e Giulietta ha persino un troppo in più. È un'opera così famosa che è impossibile sfuggire al già visto. In più mi accorgo che del testo mi piacciono soprattutto cose marginali: i personaggi secondari, il tono da commedia, il provincialismo italiano. Insomma la cosa che più mi attira in Romeo e Giulietta è la crudeltà, spesso involontaria, ma ancor più spesso consapevole, che nasce dall'imbecillità umana. A parte i due protagonisti, in qualche modo ´salvati´ all'innamoramento, e all'innamoramento convertiti al pacifismo, tutti gli altri si muovono minacciosi e vittoriosi verso il domani dell'umanità. Che è il nostro oggi, ahimè. E di questi climi di provincia ho un'esperienza personale, che sono riuscito a portare in scena grazie a un gruppo di attori fantastici".