Santa Massenza. Oratorio per soli, coro e archi

Musica classica

Santa Massenza
oratorio per soli, coro e archi

di Lucia Palaoro
testi a cura di Giuseppe Calliari

Mattia Nicolini, basso baritono
Ivonne Dandrea, mezzosoprano
Coro Femminile di Pressano
Giuseppe Nicolini, direttore
Adelaide Casamassima, voce recitante
Quintetto d’archi
La.Mus. Ensemble
Sergio La Vaccara, I violino
Andrea Ferroni, II violino
Nicola Fadanelli, viola
Ivo Brigadoi, violoncello
Klaus Telfser, contrabbasso

S. Massenza: Mito e Leggenda hanno portato fino a noi una straordinaria figura femminile. Unica donna sepolta nel Duomo di Trento fra noti e notissimi vescovi e principi arcivescovi. Da secoli e secoli.
I suoi resti mortali sono raccolti in una grande urna di marmo rosa con il suo nome inciso. Nella cripta della Cattedrale di Trento.
L’Associazione trentina ‘Amici della Gioventù Musicale d’Italia’, collegata spiritualmente alla Sede G.M.I. nazionale fondata nel 1960, ha voluto ricordare S. Massenza.
Con un Oratorio composto in onore di questa leggendaria donna. Raccogliendo la testimonianza e l’operatività di varie componenti culturali musicali giovani e non.
Per ricordare questo mito nella realtà viva dei giovani per i giovani. Insieme a docenti che idealmente, a loro volta, devono ‘essere giovani’ sempre.
Un grazie fortissimo a tutti quelli che hanno creduto in questo impegno e che ci hanno aiutato con l’efficacia del loro talento ed affetto
a nome di tutta la Direzione
Margit Spirk
Presidente Amici della Gioventù Musicale di Trento

Se la tradizione popolare la identifica nella madre del vescovo Vigilio, proprio in ragione della conservazione delle sue spoglie nella cripta del Duomo, di lei si sa per certo invece il culto presso il lago di Toblino fino al 1145, anno in cui le reliquie sono state traslate dal vescovo Altemanno nell’ara occidentale della cripta della Cattedrale.
Probabilmente vergine martire romana, venerata nel Trentino in seguito alla diffusione delle reliquie lungo l’alto medioevo, Massenza è rivisitata tenendo conto di entrambe le tradizioni: il racconto redatto nel XIII secolo dal domenicano Bartolomeo da Trento, autore di un’importante opera apologetica sui santi locali, si sposa con i testi dell’ufficio delle martiri e con un monologo di nuova scrittura.
Nella composizione commissionata a Lucia Palaoro si incastonano due pagine monodiche gregoriane, in un ideale ponte tra passato e presente.
Numerose chiese trentine dedicate per lo più a San Vigilio attestano nella pala d’altare, spesso opera di artisti di rilievo, anche Massenza. Nel borgo di Santa Massenza esiste a tutt’oggi una chiesa dedicata alla Santa. Spormaggiore e Moena vantano importanti pale del Polacco e del Rovisi.
Giuseppe Calliari


organizzazione: Associazione Amici della Gioventù Musicale di Trento