Scirocco. Ballata di viaggio

Teatro

Scarlattine Teatro e Quartet Project
Scirocco. Ballata di viaggio
da un’idea di Michele Losi
di e con Giulietta De Bernardi, Anna Fascendini, Joseph Scicluna, Agnese Bocchi, Manuel Bonomo, Michele Losi
musiche dal vivo di Adalberto Ferrari, Andrea Ferrari, Claudio Lentini, Saverio Zinni
film in sala di Tonino De Bernardi e di Martino Ferro, Andrea Barese, Roselie Pereira

Un Caronte scafista di nome Joseph aiuta il pubblico ad attraversare il mare, introducendo lo spettacolo con un racconto sull’origine del male. È il mare quotidiano dell’indifferenza, dove abitano i cinque migranti protagonisti di Scirocco, spettacolo in movimento tra musica ed azione teatrale. Attori e musicisti si mescolano al pubblico, raccontando le loro esperienze: surreali colloqui di lavoro si alternano al decalogo delle buone maniere dell’extracomunitario, bizzarro materiale trovato in un Asl di Milano. C’è Lucac - aspirante poeta, Maria – in cerca di fortuna come modella, Irma – la più determinata, Lucia – delusa dall’amore, Joseph Scicluna – attore maltese nei panni di se stesso, in lotta per il permesso di soggiorno: un sogno che si può realizzare partecipando a “Bingo Cittadinanza”…
Accompagnano lo spettacolo i film “Latitudini” di Tonino De Bernardi e “Maninas de rua” di Martino Ferro, Andrea Barese, Rosalie Pereira. Al tema dell’immigrazione è associato il tema del viaggio, del cammino e, indissolubilmente, del ritorno. In tutte le lingue indoeuropee esistono precisi legami tra il sostantivo nóos, che significa mente, e pensiero, e nóstos, che vuol dire ritorno. La tesi è che il tornare a casa rappresenta il tornare alla luce dall’oscurità. Ma l’uomo è anche segnato da una forte duplicità: l’ingegno dell’uomo e il suo desiderio di tornare a casa. Odisseo impersona questa duplicità: eroe che segue un percorso rettilineo, senza fine e senza ritorno, in una continua interrogazione e sperimentazione del mondo, che lo fa continuamente divenire altro da se stesso. È plausibile che non si ritorni mai, ma che si vada sempre via?

ScarlattineTeatro è un gruppo teatrale da diversi anni presente sulla scena del teatro di ricerca italiano e internazionale. Il percorso intrapreso tende verso un teatro povero ed essenziale, in cui linguaggi diversi si confrontano e dialogano intorno all’attore, che rimane il centro del processo creativo. ScarlattineTeatro ha intrapreso un cammino di contaminazione, sia coinvolgendo direttamente altre forme artistiche (quali la fotografia, il video, la musica dal vivo) sia aprendo il lavoro alla partecipazione di figure non direttamente teatrali. Dopo il successo di Oltre il Muro. Immagini e performances su guerra e memoria, spettacolo realizzato in collaborazione con il fotoreporter di guerra Livio Senigalliesi, con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e l’Università di Bologna, Scarlattine indaga il tema delle migrazioni e del viaggio. Gli spettacoli di Scarlattine sono rappresentati in festival ed eventi culturali in Italia e all’estero. Sono attualmente in produzione Voli (2001), Oltre il Muro (2002), Il sole rapito (2003), Scirocco (2004).

Quartet Project è presente sulla scena dell’improvvisazione libera, estemporanea e collettiva italiana e internazionale, partecipando a manifestazioni musicali quali “Metropoli Jazz” e “Frankfurter Musikmesse”. Per il gruppo il contenuto della rappresentazione viene a costituire l’elemento ispiratore di ogni espressività dell’ensemble. La successione degli eventi ne determina una sorta di partitura in cui ciascun componente si ritrae il proprio momento ed il proprio ruolo. L’improvvisazione, la composizione libera, estemporanea e collettiva, sono, gli strumenti attraverso cui il Quartet Project crea il proprio universo espressivo plasmando “riserve sonore” attinte dal grande alveo del Jazz e messe in relazione ad esperienze di diversa natura storica, culturale ed artistica: dalla musica “colta” contemporanea al rock, dalla fusion al pop, dal contrappunto barocco alla musica etnica.


organizzazione: U.N.I.P Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace