Scusi, il teatro?

Teatro

Trentino Book Festival

Andrea Castelli
con il Corpo Bandistico di Caldonazzo
Scusi, il teatro?
Andrea Castelli legge se stesso
“Scusi, il teatro?” è la domanda che Andrea Castelli ha fatto un miliardo di volte dal 1975 a questa parte. Nel suo mestiere succede. E il titolo si rifà proprio a questo. Dal libro omonimo (edizioni C&G) arrivano in piazza gli esilaranti racconti dell’attore-autore trentino.

Andrea Castelli
Comincia a recitare nella compagnia del padre, Silvio Castelli, il Club Armonia che negli anni sessanta - settanta è il gruppo di maggior successo in regione. S'iscrive all'Università (Materie letterarie) e nel frattempo fa qualche supplenza. Comincia nello stesso periodo la collaborazione con la Rai regionale come annunciatore. Nel 1976 è assunto come programmista – regista, ma nel 1989 dà le dimissioni per dedicarsi completamente al teatro.
Inizia in questo periodo la stagione dei suoi monologhi come attore professionista.
Nel 1981 pubblica il suo primo libro, "Castellinaria" sull'onda del successo che l'omonima rubrica su Vita Trentina gli ha procurato in regione. Dal 1992 al 1995 insegna Arti visuali e Spettacolo al Liceo Musicale "Bomporti" di Trento. È poi direttore artistico del festival estivo "Pergine Spettacolo Aperto" per le stagioni 1994 e 1995.
Giornalista pubblicista dal 1984 collabora per anni con vari quotidiani locali. Nel giugno del 1991 è chiamato a partecipare al "Maurizio Costanzo Show". Nel dicembre dello stesso anno Dario Fo presenta e assiste in prima fila alla recita di "Oblò" all'auditorium S. Chiara di Trento.
Nel 2001 è chiamato da Marco Bernardi a collaborare con il teatro Stabile di Bolzano.
Per tre stagioni interpreta il monologo di P. Loperfido “Ciò che non si può dire il racconto del Cermìs”, regia di Bonaldi. La collaborazione prosegue nel 2004 con “L'alpin che torna da la guera” e “El Faìna” (da Ruzante) per la regia di Marco Bernardi.
Nel 2005 interpreta la parte di don Alvaro de Castiglia ne “La vedova scaltra” di Goldoni, accanto a Patrizia Milani, Carlo Simoni, Alvise Battain e Roberto Tesconi, regia di Marco Bernardi. Lo spettacolo rimane in cartellone per due stagioni. Nell'agosto 2006, per gli audio-libri di Repubblica, legge un racconto di Edgar Allan Poe, “Il cuore rivelatore”, in una collana che vede anche i nomi di Arnoldo Foà, Lella Costa, Fiorello e altri.
È del 2006 “1950”, monologo, in cartellone per due stagioni per il Coordinamento teatrale trentino e l’Uovo teatro d’innovazione de L’Aquila.
Nel 2007 scrive, dirige e interpreta con Antonio Caldonazzi “Da qui a là ci vuole trenta giorni”, spettacolo sull'emigrazione trentina dell'ottocento con le musiche dal vivo di Dante Borsetto, lavoro ripreso la stagione successiva con altri due allestimenti: “La leggenda del Regno dei Fanes” di Maria Bruna Dal Lago Veneri per la regia di Bonaldi e “Sinigo, l'acqua ci correva dietro” di Andrea Rossi, regia di Antonio Caldonazzi. Nell’autunno 2008 debutta “Parole incrociate” prodotto da “L’uovo teatro” de L’Aquila, interpretato con la moglie Nicoletta Girardi. Successivamente per il teatro Stabile di Bolzano scrive ed interpreta “Acciaierie”, regia di A. Caldonazzi, con Sandra Mangini, Fabrizio Martorelli e Giovanni Sorenti. Con la regia di Marco Bernardi è padre Samuel Gardner ne “La professione della signora Warren” di G. B. Shaw, in cartellone la stagione 2009 – 2010 per il teatro Stabile di Bolzano con Patrizia Milani e Carlo Simoni. (dal sito ufficiale www.andreacastelli.it).


organizzazione: Centro Culturale “Balene di Montagna”