Seconda ipotesi_bestiale improvviso

Teatro

Drodesera > Centrale di Fies 2010

SANTASANGRE
Seconda ipotesi_bestiale improvviso
PRIMA NAZIONALE
durata 30 minuti

ideazione Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo
partitura ed elaborazione del suono Dario Salvagnini
progetto ed elaborazione video Diana Arbib, Luca Brinchi, Pasquale Tricoci
corpo e voce Teodora Castellucci, Roberta Zanardo
luci e costumi Maria Carmela Milano
animazione 3D Piero Fragola e Alessandro Rosa
violoncello Viola Mattioni
organizzazione Elena Lamberti
produzione santasangre 2010
coproduzione Romaeuropa Festival, Centrale Fies, Festival delle Colline Torinesi, Fabbrica Europa
con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea
progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts
con il sostegno di OperaEstate Festival
residenze Fabbrica Europa/Stazione Leopolda, Centrale Fies, Kollatino Underground, Lavanderia a Vapore

Nel metodo scientifico o sperimentale l’ipotesi è una fase intermedia di un percorso di conoscenza che, attraverso ulteriori passaggi e se confermata, giunge alla formalizzazione di una teoria.

Ogni fenomeno presente in natura che si mostra nel suo essere facendosi chiamare meraviglia, porta con sé contemporaneamente un’equivalente dimensione di inquietudine, di terrificante bellezza che lascia all’uomo l’esperienza del proprio essere finito.
La meraviglia della natura ci sorprende e ci spaventa nello stesso istante.
L’energia nucleare è una fonte di energia primaria presente in natura e che delle sue reazioni, fusione e fissione, solo quelle indotte fanno capo all’imprudente intervento e uso dell’uomo.
Se una fusione indotta è responsabile della pericolosissima bomba all’idrogeno, quella spontanea ci regala una delle più preziose manifestazioni della natura, l’energia delle stelle.
Nessuna assoluzione per l’uso improprio e disumano dell’energia nucleare, nessun fraintendimento per la minaccia che esso costituisce, esiste e ne siamo completamente dentro, semplicemente una possibilità di scindere l’energia dal suo utilizzo, la potenza dalla distruzione, in altre parole l’uomo dalla natura.