Sei personaggi in cerca d'autore

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2004/2005
LA GRANDE PROSA

Teatro Stabile delle Marche / Teatro Mercante Stabile di Napoli
Sei personaggi in cerca d'autore
di Luigi Pirandello
regia Carlo Cecchi
scene e costumi Titina Maselli
luci Paolo Manti
con Carlo Cecchi, Luisa De Santis,
Paolo Graziosi, Angelica Ippolito, Antonia Truppo

Uno dei testi più prestigiosi della tradizione teatrale italiana, firmato da quello che è stato il maggiore autore del Novecento, messo in scena da uno dei maestri della regia. Sono questi gli ingredienti dei Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello per la regia di Carlo Cecchi che ne è anche uno degli interpreti principali (nel ruolo ovviamente del regista) assieme ad un nutrito cast. Pirandello compie con

questa commedia un’operazione di grande importanza. In primo luogo va sottolineato l’aspetto di innovazione puramente teatrale, ovvero lo sconfinare dell’azione al di fuori del palcoscenico, nel corridoio del teatro dal quale appunto appaiono i sei personaggi. In seconda battuta la scelta di un palcoscenico privo di scenografia, allestito per una prova teatrale, denota chiaramente lo smontaggio compiuto dall’autore nei confronti delle puntuali e veristiche messinscene del teatro borghese. Nella visione di Cecchi i personaggi sfuggono alle regole canoniche, si presentano inizialmente volutamente trattenuti. Poi, poco a poco, il disegno diventa sempre più preciso e il discorso si fa sempre più nitido fino a quando, quasi per magia, ci troviamo di fronte al sogno di una regia al tempo stesso rispettosa ma assolutamente innovativa. Pur rispettando trama e battute, Cecchi spoglia il testo di certe risonanze filosofiche troppo note e abusate. Così i temi pirandelliani dell’essere e dell’apparire, dell’uno nessuno centomila, della creatura imprigionata dal personaggio, della maschera e del volto vengono superati con grande efficacia e con una resa scenica davvero sorprendente. Ne esce, quindi, una storia ipocrita da Italietta di provincia, agli albori del fascismo, lamentosa, con vizi nascosti e pubbliche virtù e misfatti di famiglia. Uno spettacolo che chiama il pubblico a godere della rappresentazione ma anche a farsi delle domande ed a ragionare su quanto appena visto, un lavoro insolito rispetto alla routine teatrale e ad un’apparentemente immutabile drammaturgia consolidata dalla tradizione.

Informazioni sulla prevendita

Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00