Servo di scena

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2011/2012
La Grande Prosa

Ctb Teatro Stabile di Brescia - Teatro de Gli Incamminati
Servo di scena
di Ronald Harwood
traduzione Masolino D’Amico
regia Franco Branciaroli
scene e costumi Margherita Palli
luci Gigi Saccomandi
con Franco Branciaroli e Tommaso Cardarelli

Un intenso inno al teatro, senza mai perdere il sorriso

Franco Branciaroli torna a Bolzano a dirigere e interpretare Servo di scena, un testo contemporaneo forte e commovente, scritto dall’autore sudafricano, inglese d’adozione, Ronald Harwood. Appassionato omaggio al teatro e alla sua gente, Servo di scena diventò nel 1983 un film di culto diretto da Peter Yates, che conquistò cinque nomination all’Oscar e valse l’Orso d’argento come miglior attore ad Albert Finney.
È il 1940. Pur devastata dai bombardamenti nazisti, Londra riesce a conservare l’aplomb che l’ha sempre contraddistinta. La vita procede meglio che può: pub e ristoranti restano aperti finché una bomba non li distrugge, i circoli e i club non variano nemmeno gli orari di apertura e di chiusura. Anche il teatro continua a vivere a dispetto della stupidità che sembra sul punto di conquistare il mondo. E Shakespeare diviene non solo poeta di un intero popolo, ma anche il suo profeta, e il teatro il suo tempio.
Norman, un servo di scena, racconta la storia di una di queste compagnie eroiche e spericolate e del suo vecchio capocomico, un non meglio identificato “Sir”, attore shakespeariano un tempo osannato dalle folle e dalla critica. Colpito da un malore proprio alla vigilia della Prima del Re Lear, Sir sembra sul punto di dare forfait: sarebbe la prima volta nella sua onorata, lunghissima carriera. Norman, da perfetto inglese, non concepisce che non si vada in scena. A costo di rischiare di morire in palcoscenico, la recita non può saltare: gli spettatori che hanno pagato il biglietto non possono essere privati dello spettacolo. Sir però è messo male; non solo ha scordato quasi tutte le battute del testo, ma ha dimenticato perfino quale opera deve essere rappresentata. Comincia a vestirsi da Otello, poi inizia a recitare il Macbeth. Alla fine sembra rimettersi in carreggiata e il sipario si alza tra l’ovazione del pubblico, nonostante ci siano troppe cose che non vanno. Solo Norman assiste il capocomico a fine serata, quando rimane solo nei camerini. Ed è a lui che Sir, consegna inaspettatamente la sua autobiografia...
Omaggio all’Inghilterra e a Shakespeare, Servo di scena è un inno al teatro, alla sua capacità di resistere in tempi difficili, alla sua insostituibilità. Nella figura del servo di scena Norman, Harwood riconosce il motivo profondo della sua forza: il teatro è invincibile perché non ha padroni, non cerca ricompense, è invincibile perché la ragione profonda della sua esistenza sta nella dedizione di coloro che lo rendono vivo ogni sera. Perciò sa pronunciare le parole più importanti e profonde con ironia e senza mai perdere il sorriso.