Sidelki / Badanti

Cinema

Proiezione del documentario “Sidelki/Badanti” dedicato alle donne sospese co-prodotto dalla PAT Assessorato alla Cultura-KRMOVIE
intervengono:
Katia Bernardi - regista
Maria Elena Christiansen - formatrice e mediatrice culturale

L’immigrazione di donne venute dall’Est per prendersi cura degli anziani è un fenomeno che negli ultimi anni ha cambiato anche la società trentina. La Provincia ha realizzato in coproduzione con la KR Movie di Katia Bernardi e Rodolfo Concer un film documentario che ripercorre le principali tappe di questo “viaggio” fra due culture, consentendo di gettare uno sguardo su una realtà che non possiamo più ignorare.
Un’opportunità per accostarsi al mondo dell’immigrazione delle donne dell’Europa dell’Est, cercando di esplicitare lo spessore dei sentimenti, delle motivazioni e dei bisogni che stanno alla base delle scelte radicali intraprese da queste donne: voci, immagini e testimonianze sospese tra speranze, nostalgie e sogni spesso negati.
Le riprese sono state effettuate tra Trentino, Ucraina e Mosca.
Il documentario raccoglie una ventina di interviste a donne dell’Europa dell’Est, alcune testimonianze maschili (uno psichiatra ucraino esperto in problematiche legate all’emigrazione, il marito di una badante ucraina e un funzionario del governo di Mosca, responsabile per l’emigrazione) le dichiarazioni della responsabile dell’Associazione donne immigrate Agorà di Trento e quelle di una referente del Cinformi di Trento.

“Questo documentario – ha detto l’assessore Cogo – intende portare all’attenzione della pubblica opinione la complessa realtà di quelle donne, che con un brutto termine continuiamo a chiamare badanti e che giustamente nel film vengono citate con il termine russo, Sidelki, che letteralmente vuol dire “la donna che sta seduta vicina all’anziano”. Sono storie di donne che stanno contribuendo con impegno e non pochi sacrifici al nostro benessere. Un benessere che ha tra i suoi risvolti proprio la crescente difficoltà all’accudimento dei nostri anziani. In questo senso l’impegno di Katia Bernardi è accompagnato da entusiasmo e da impegno sociale e civile”.