Sotto gli occhi della morte: da Bolzano a Mauthausen

Convegno

Giorno della memoria. 27 gennaio 2012

Presentazione dell'audiolibro prodotto dal Museo storico del Trentino a cura di Tommaso Balbo, letture dal vivo di Lino Tommasini e proiezione della testimonianza di deportazione ad Auschwitz di Leo Zelikowski

Solo un racconto autobiografico può testimoniare la tragedia dei campi di concentramento in maniera semplice, piana ma drammaticamente efficace. Gli scritti di Aldo Pantozzi ne sono un chiaro esempio: giovane insegnante a Cavalese (Tn) organizza insieme ad altri colleghi un movimento di resistenza all’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale. Poi l’arresto e l’ultimo tragico trasferimento da Bolzano al campo di Mauthausen. Nasce così il suo racconto autobiografico, che volutamente si concentra solo sul periodo della prigionia e sulle struggenti sofferenze subìte: il «prima» (arresto, istruttoria ecc.) non viene mai menzionato, nell’intento di dar voce ai redivivi e per ricordare i compagni scomparsi.