Squilli di guerra: il karnyx celtico di Sanzeno

Convegno

Museo Retico. Estate 2009
Incontri di archeologia
Relatrice Rosa Roncador
introduzione di Paolo Bellintani
Serata archeologica il 19 agosto alle ore 21 con “Squilli di guerra: il karnyx celtico di Sanzeno” a cura di Paolo Bellintani e Rosa Roncador che presenteranno la scoperta, avvenuta proprio nella retica Sanzeno, di un rarissimo karnyx, una tromba da guerra celtica che terminava in una testa d’animale. Si tratta di uno dei dieci karnykes rinvenuti finora in Europa, quindi di un reperto di grande importanza per gli studiosi.
I Celti, noti nell’antichità per essere dei formidabili guerrieri, adottarono tra le tecniche di combattimento anche i karnykes, i cui suoni erano accompagnati, come riportato dallo storico greco Polibio, dalle grida dei guerrieri e dal rumore dei carri da guerra creando così un’atmosfera terrificante, vera e propria arma psicologica. Le testimonianze archeologiche relative a questi strumenti “musicali” sono molto rare: allo stato attuale delle ricerche sono noti circa dieci karnykes, per lo più in stato frammentario rinvenuti in Francia, in Svizzera, in Germania, in Romania ed in Italia. In Italia il rinvenimento più simile a quelli Europei proviene da Sanzeno: durante gli scavi degli anni Cinquanta la Prof.ssa Giulia Fogolari rinvenne dei tubi ed una “foglia” in lamina di bronzo la cui funzione è rimasta sconosciuta per quasi sessant’anni. Di recente grazie alla scoperta avvenuta nel sito di Tintignac (Corrèze, Francia) si è finalmente compreso a cosa potessero servire tali oggetti che non sono altro che parti di una tromba da guerra: un karnyx. La presenza di un reperto di questo tipo in ambito alpino apre una serie di interrogativi (ad esempio in che rapporto erano i Reti – antichi abitanti del Trentino- con i Celti?) a cui gli studiosi stanno cercando di rispondere tramite la realizzazione di un progetto di ricerca, che coinvolge la Soprintendenza per i Beni librari ed archeologici della Provincia autonoma di Trento (Paolo Bellintani e Lorenza Endrizzi), l’Università degli Studi di Bologna (Rosa Roncador), il conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento (Roberto Melini), l’Università degli Studi di Genova (Paolo Piccardo) e il Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France (Benoit Mille). L’équipe di archeologi, archeometallurghi e storici della musica sarà affiancata da un artigiano (Alessandro Ervas) specializzato nella ricostruzione di reperti archeologici e nella riproduzione di antiche tecniche di lavorazione. Il progetto prevede anche la realizzazione di una ricostruzione funzionante del karnyx di Sanzeno al fine di recuperare l’orizzonte sonoro, in questo caso militare, del mondo antico.


organizzazione: P.A.T. Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici - Museo Retico Centro per l'archeologia e la storia antica della Valle di Non