Storie della vecchia Russia

Teatro

due atti unici di "STORIE DELLA VECCHIA RUSSIA?" di Anton Cechov

UNA DOMANDA DI MATRIMONIO
Ambiente di campagna. Lomov, giovane possidente, si reca dal vicino Cubukov per chiedergli la mano della figlia Natalija Stepanovna. Il padre, felice della proposta, chiama subito la figlia. Ecco che Lomov, definito da Cechov "giovane pieno di salute" ma che somatizza in maniera grottesca tutte le sue ansie, insicurezze e sospetti, durante la dichiarazione si inceppa e si ingarbuglia. Da nulla nasce una furibonda lite con Natalija Stepanovna che, anche se interrotta da una breve riconciliazione, occuperà tutto l’atto unico. Non c’è trama. A Cechov qui come praticamente in tutte le sue opere, basta un pretesto che gli permetta di descrivere con amara ironia e con grande lucidità la società dei suoi tempi e l’uomo con le sue debolezze e insofferenze.

L'ORSO
Un ambiente cupo, un’atmosfera pesante. Lukà, un anziano cameriere, che sembra ormai confondersi con la tappezzeria della casa, s’aggira con un lume. Popova, una vedova inconsolabile, è sdraiata su una dormeuse. Ella, quasi in risposta alla condotta del marito, che per tutta la vita l’ha tradita, trova una soddisfazione personale e forse il senso stesso della sua vita in una clausura maniacale, all’insegna dell’eterna fedeltà al defunto consorte.
Ma a portare la luce arriva Smirnov, possidente e tenente d’artiglieria in pensione, che è li per riscattare un debito lasciato dal marito della Popova. Il suo sforzo di apparire quel che non è, un uomo duro burbero e severo, è denunciato dalla sua concitazione. È in realtà un uomo debole, amante del bello e dei teneri sentimenti, ma le vicende della sua vita l’hanno portato ad indossare un’altra maschera. Due personaggi prigionieri, ognuno di uno stile di vita non proprio, si incontrano e saranno di salvezza l’uno all’altro.

AUTORE: Anton Checov - COMPAGNIA: Filo "Moreno Chini" di Taio


organizzazione: Filodrammatica "El Filò" di Taio