Storie di turismo e di villeggianti in val di Non: Mendola, Alta Anaunia, Predaia

Mostra
[ Fondazione Museo Storico del Trentino]

Il percorso espositivo racconta la storia del turismo a partire dalla seconda metà dell’800 a passo della Mendola, nei paesi dell’Alta Valle e in quelli della Predaia. Disposta su due piani nella cornice prestigiosa di Casa Marta, la mostra si articola attraverso numerose videoinstallazioni e sezioni tematiche. In un percorso storico basato sull’utilizzo di fonti orali, documentali, audiovisive e fotografiche, sono trattati diversi argomenti in un arco temporale che abbraccia gli ultimi 150 anni di storia.

Il percorso espositivo si divide e differenti sezioni e si occupa di vari temi.

Quando nasce il turismo in Val di Non? In quali località e per opera di chi? Da dove giungono i primi turisti, quanto si fermano e chi sono? Come cambia la valle con lo sviluppo del turismo e quale storia raccontano il passo della Mendola, l’Alta Valle e la Predaia? Quali sono le trasformazioni avvenute nel corso degli ultimi due secoli e quali le problematiche di oggi?

Il percorso espositivo si organizza in tre macro-aree suddivise secondo una scansione temporale: ciascuna di esse rappresenta una tipologia di turismo (e di turista) scaturita dalle condizioni storiche e culturali del contesto che ha contribuito a determinarla.

La prima macro-area è rappresentata dal turismo d’élite, che si evolve dalla seconda metà dell’800 fino alla Seconda guerra mondiale. Questo periodo è a sua volta suddiviso in due categorie: il turismo delle corti europee, sviluppatosi nei lussuosi alberghi della Mendola, e il turismo elitario-borghese italiano, che s'impone tra le due guerre e che sarà decisivo per la crescita del turismo nelle aree dell’Alta Valle e della Predaia.

La seconda macro-area è identificata nel turismo di massa, che comprende tutta la seconda metà del XX secolo. In questa fase risulta evidente l’omogeneità dell’offerta e della domanda turistica, entrambe contraddistinte da uno stile di vita modesto ma al tempo stesso implementato dal boom economico.

La terza macro-area è costituita dal turismo di oggi, che considera gli approcci più recenti al turismo d’Anaunia in un territorio dove è ancora forte la componente identitaria rurale della popolazione locale.

Parallelamente, sono affrontati altri temi che contribuiscono a definire la storia del turismo in Val di Non: la viabilità come elemento necessario allo sviluppo turistico del territorioil turismo religioso come vocazione tradizionale dell’area di San Romedio e non solo, la bellezza naturale del territorio come primo motivo d’attrazione per il turista.

Le chiavi di lettura della mostra sono rappresentate dal paesaggio come fonte della storia e come elemento che attrae il viaggiatore/turista. Come fonte della storia, il paesaggio restituisce i segni e le attività delle comunità che lo hanno abitato. Come prodotto dall’azienda turistica, paesaggio è ciò che l’industria del turismo vende al visitatore. Facendo uso di fonti scritte e orali, il percorso espositivo intende offrire un contributo alla ricerca per una storia del turismo in Val di Non testimoniata da documenti, fotografie, cartoline e video-interviste a coloro che hanno vissuto in prima persona il cambiamento.

Tra le principali videoinstallazioni presenti in mostra, sono affrontati i temi de “L’invenzione del turismo: da piccoli albergatori a imprenditori turistici”, de “La villeggiatura dei siori: in fuga dalla città verso la vacanza tranquilla”, de “La nascita del turismo invernale: una sfida per ampliare l’offerta”, de “Il turismo religioso: il santuario di San Romedio”, e di “Ruffrè e il passo Mendola dopo il turismo asburgico”.

* La mostra è stata precedentemente ospitata a Sarnonico, presso Palazzo Morenberg, dal 27 giugno al 30 novembre 2014.

Una mostra della
Fondazione Museo storico del Trentino
Comunità della Valle di Non

in collaborazione con
Comuni di Amblar, Coredo, Cavareno, Malosco, Fondo, Romeno, Ronzone, Ruffrè-Mendola, Sarnonico, Smarano, Sfruz, Taio, Tres, Ton, Vervò, Sanzeno
Centro Culturale d’Anaunia Casa de Gentili di Sanzeno
Azienda per il Turismo Val di Non

Mostra a cura di
Barbara Widmann 

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino insieme alla Comunità della Valle di Non e alla Provincia autonoma di Trento con il sostegno dei Comuni di Amblar, Coredo, Cavareno, Malosco, Fondo, Romeno, Ronzone, Ruffrè-Mendola, Sarnonico, Smarano, Sfruz, Taio, Tres, Ton, Vervò, Sanzeno. Collaborano il Centro Culturale d’Anaunia Casa de Gentili di Sanzeno e l’Azienda per il Turismo Val di Non.

All’inaugurazione saranno presenti il sindaco del Comune di Coredo Paolo Forno, l'assessore alla Cultura della Comunità della Valle di Non Laura Cretti, la curatrice della mostra Barbara Widmann e Alessandro de Bertolini per la Fondazione Museo storico del Trentino.