Storie di vita dell'immediato dopo guerra

Manifestazioni ed eventi

Una rappresentazione teatrale in due atti con testo ideato dal Gruppo Amici di Castelfondo
in italiano e nello specifico dialetto di ogni paese

Personaggi e Interpreti:
Eugenio Il Conte GIORGIO IANES
Maria la Contessa LUCIA LORENZETTI
Brabara e Teresa figlie dei Conti STEFANIA CORAZZA E ANNALISA ASSON
Dante figlio dei Conti ALESSANDRO MARCHETTI
Gigi domestico MARTIN WEISS
Germano figlio di Gigi FRANCESCO PIZ
Assunta moglie di Germano LIANA SELVA
Caterina figlia di Germano e A. MONICA FLOR
Italo figlio di Germano e A. ANTONIO SANNA
Maccabei Commerciante di Roma DAVIDE IANES
Il fattore Ianes PARIDE TURRI
Monsignor Paolo Bittarelli LUCIANO PRADE
Le Genetti contadine STEFANIA PERTMER E ROBERTA SALVATERRA
La Marchetti contadina GEMMA MENGHINI
Emilio il falegnamie IVAN TECINI

Presentatrice Consigliera Caterina Dominici
Suggeritrici Sara Cologna e Silvia Morandi
Scenografia R.P. Montaggi
Tecnico audio e luci Ivan Daprà
Costumi Rossi Miriam e Malench Francesca Cavareno

La Vicenda

Protagonisti della vicenda sono due nuclei familiari, uguali per numero di componenti, ma completamente diversi per possibilità economiche e modo di vivere. Il primo è quello di un proprietario terriero, il conte Eugenio che, nonostante la sua pur sempre consistente stabilità economica, vive con angoscia l’abbandono dei propri poderi da parte dei contadini. Con la moglie Maria ha tre figli, Barbara,Teresa e Dante. Il secondo è quello del suo domestico, Germano, che è il tuttofare del castello. Presta la propria opera insieme a lui, la moglie Assunta. Hanno due figli: Caterina e Italo. Vive con loro il vecchio padre vedovo, Gigi, che a suo tempo è stato domestico nello stesso castello per i genitori dell’attuale padrone.
Nella famiglia del conte Eugenio, sia per i pensieri che lo affliggono, sia per le sue idee antiquate, non c’è molta armonia.. Altra cosa è per quella di Germano, che non sta vivendo, a differenza di tante altre, il travaglio della decisione di abbandonare la terra ed emigrare in cerca di un lavoro più remunerativo. Tra i figli di entrambi, che hanno più o meno la stessa età, sembra non esserci quella differenza che il diverso ceto sociale imporrebbe. I figli del domestico, in pubblico, si rivolgono ai padroncini dando loro del lei e chiamandoli conte e contessa, ma sono amici. Dante, addirittura, ha una seria relazione con Caterina, che nel frattempo si è accorta di aspettare un figlio da lui . Legame che fino ad ora erano riusciti a tenere nascosto. Soltanto Assunta, madre di Caterina, viene a sapere in modo del tutto casuale di questo loro rapporto.
Il giovane, che le vuole veramente bene ed è intenzionato seriamente, trova il coraggio per dirlo al padre e alla madre, anche se è certo che si scatenerà un terremoto. Il conte Eugenio, nonostante sia molto affezionato a Caterina, essendo lei nata e cresciuta in quel castello, non vuole accettare la decisione del figlio di sposarla. La sua mentalità è quella di un vecchio nobile e come tale vuole che suo figlio sposi una del suo stesso ceto: se non ricca, almeno blasonata. Per questo tenta in tutte le maniere di imporre la propria volontà al figlio. Con alcuni espedienti, persino offensivi, cerca di allontanare Caterina, ma i due giovani non cedono. Non mancherà l’entrata di altri personaggi, che metteranno in evidenza la situazione socio - economica di quel tempo.


organizzazione: Gruppo Amici di Castelfondo