Sui sentieri della memoria. Le Dolomiti raccontano

Teatro

l’Uovo Teatro Stabile di Innovazione - L’aquila
Sui sentieri della memoria
DRAMMATURGIA, MOVIMENTI COREOGRAFICI E REGIA
Maria Cristina Giambruno
SCENOGRAFIA
Antonio Massena
COSTUMI
Chiara Defant
LIGHT - DESIGNER
Corrado Rea
MUSICHE ORIGINALI
Raff aello Angelini
INTERPRETI
Barbara Esposito, Marianna de Pinto, Giorgio Secoli
ASSISTENZA ALLA REGIA
Alessandro Sevi
PROMOZIONE E IMMAGINE
Antonio Centofanti
UFFICIO STAMPA
Giada Centofanti
FOTO DI SCENA
Monica Condini
AMMINISTRAZIONE
Marcella Angelini
REALIZZAZIONE SCENOGRAFIA E MACCHINE SCENICHE
Francesco Margutti e Mirella Capannolo
IDEAZIONE E COORDINAMENTO GENERALE DEL PROGETTO
Antonio Massena

Leggende e fiabe, oltre ad essere vere, sono necessarie: infatti la loro “atemporalità” insieme alla loro ubiquità, il loro situarsi in nessun luogo e dappertutto - ovunque un pericolo incomba sull’eroe che però riesce a superarlo e la virtù viene premiata e il male punito - rende possibile esorcizzare gli incubi latenti nel nostro inconscio, aiutandoci così a superare paure e insicurezze esistenziali.
Quando poi le vicende narrate recano nomi familiari, profumi noti all’olfatto e al cuore, colori assunti sulla propria pelle, come è per le fiabe e leggende trentine e per le contie ladine che fondono le une con le altre, ancor più necessario e imprescindibile è il serbarne memoria.
Le Dolomiti, dal fascino misteriosamente algido e struggente, molto, molto prima che meta ambita del turismo sono la culla di un popolo tormentato e forte, generoso e fiero che da secoli custodisce un patrimonio storico tra i più ricchi e mirabili.
Ora in un’epoca in cui nessuno più racconta fiabe né tramanda leggende, c’è urgenza di richiamare l’attenzione di tutti sul pericolo reale che ciò comporta: la perdita delle tradizioni e la perdita delle radici, delle proprie peculiarità, delle specialità sacrificate tutte sull’altare della acefalizzante omologazione di massa.
Da tali considerazioni - e non solo - nasce la voglia di mettere in scena questo spettacolo che vuol essere un atto d’amore verso i Monti Pallidi e altro ma più ancora verso le genti che su, sotto, intorno a quei monti vivono oggi e che hanno il sacrosanto diritto di ascoltare le storie di quelli che sono stati prima di loro nelle stesse zone, nel fermo convincimento che quando - medium lo spettacolo - ne avranno conosciute un po’ se le andranno a ricercare tutte sui libri, in biblioteca, dagli anziani, per le valli... e sarà come andare alla ricerca della storia di ciascuno e di tutti...
C’era una volta...

Il Coordinamento Teatrale Trentino rinnova con questo progetto la collaborazione con il Teatro Stabile di Innovazione “L’Uovo” de L’Aquila. In un momento così delicato per la Compagnia abruzzese la collaborazione assume un molteplice valore. È innanzitutto una sfida per vestire con il linguaggio e l’espressività teatrale il ricco ed eterogeneo patrimonio di fiabe, racconti e leggende della nostra terra. È un progetto per valorizzare il patrimonio architettonico trentino, rendendo palazzi e centri storici palcoscenici e platee. È un modo originale per far conoscere ai trentini e ai turisti il patrimonio eno-gastronomico del nostro territorio. È un gesto concreto di solidarietà verso il mondo della cultura e dello spettacolo abruzzese che, più di altri settori, sta affrontando scelte difficili per il proprio rilancio. È un atto di riconoscente affetto verso i tanti spettatori che ci hanno seguito ed hanno apprezzato il nostro lavoro in questi ultimi anni. Un ringraziamento sentito al Teatro Stabile di Innovazione “L’Uovo” de L’Aquila che ha prodotto lo spettacolo e alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Trento che ha garantito una qualificata promozione dei prodotti della nostra terra.
Maurizio Zeni Presidente Coordinamento Teatrale Trentino

Da diversi anni, la cultura trentina ha iniziato una serie di collaborazioni che hanno portato a coproduzioni importanti volte alla crescita della coscienza culturale del proprio pubblico, obiettivo cardine della promozione culturale del Centro S. Chiara. La collaborazione con L’Uovo - Teatro Stabile di Innovazione de L’Aquila, nata diversi anni fa ed instauratasi nel tempo con grande successo di pubblico, fa parte delle azioni strategiche per il raggiungimento di tale traguardo. Un progetto che prende le mosse dal concetto di percorso teatrale in luoghi diversi dagli spazi deputati allo spettacolo, oltre che dalla ricerca letteraria accostata ad una messa in scena teatrale tangibile agli spettatori. La collaborazione acquisisce quest’anno una diversa valenza, al di là delle linee progettuali prefissate. La situazione della Compagnia L’Uovo, così fortemente colpita dal sisma del 6 aprile, ha fatto riflettere tutti sul concetto di solidarietà e continuità, elementi fondamentali per una “cultura” che non può permettersi di abbassare la guardia soprattutto in questi momenti. Il Centro S. Chiara, il Coordinamento Teatrale, la Provincia Autonoma di Trento e il Festival Pergine Spettacolo Aperto sono i promotori del progetto SOLIDARTE per il Teatro S. Filippo de L’Aquila.
Franco Oss Noser Direttore Centro Servizi Culturali S. Chiara


organizzazione: L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione - Camera di Commercio di Trento - Coordinamento Teatrale Trentino Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Cultura