Sul filo delle Parole
Le fonti orali: esperienze a confronto
Premessa
Il convegno si prefigge di riflettere e, per quanto possibile, esplorare da una pluralità di punti di vista aspetti diversi relativi al significarsi della presenza femminile nei contesti microcomunitari rurali, senza tralasciare cenni sulle più ampie problematiche e sfide che intessono il rapporto donna/parola/sapere.
A tale scopo vengono proposte tre differenti Sezioni Tematiche (Le Donne e la Parole, Attraversamenti, Esperienze sul campo) atte a commentare tre diverse possibilità di incontro e percorso con i temi in oggetto. Ognuna di esse raccoglierà sguardi, interpretazioni, ideazioni e suggestioni che si intrecciano e articolano attorno agli argomenti cui la traccia tematica sotto riportata solo accenna.
Insieme, verrà presentata una parte del lavoro svolto questanno dalla scrivente Associazione in relazione al reperimento di fonti orali sul territorio anaune, lavoro che si inscrive allinterno delle linee ideative espresse dalla Provincia Autonoma di Trento nel contesto del Progetto Memoria.
Traccia tematica
Restituire parole a voci disperse, a memorie sottratte, raccogliere negli archivi dellanima e del mondo storie negate e ridare voce e volto alle parole, alle voci e ai volti che la Storia ha trascurato.
Negare loblio, le sue tante forme ed espressioni e declinare al plurale gli spazi e le forme dellessere al fine di non irrigidire il senso delle cose nella dispoticità di un racconto, di un senso.
È possibile infatti delineare sugli stigmi della Storia la variegata fenomenologia delle storie, sulle normalizzazioni di una Memoria le tante espressioni delle memorie, sulla potenza designativa del Racconto la forza evocativa dei racconti.
Perduta o espropriata la parola delle donne ha spesso parlato dal silenzio del proprio silenzio. Il lavoro di raccolta di fonti orali nei contesti microcomunitari rurali sembra esserne testimonianza.
Necessita allora cercare e rimemorare, trascrivere e scavare: inserire nel presente storico e nello spazio dei saperi strumenti di analisi e profili di unarcheologia capaci di rivelare nelle stratificazioni del tempo linguaggi dispersi, soggetti senza diritto alla voce: ridare insomma voce a volti che senza parola non hanno avuto espressione per far sì che ogni voce possa dir-si e, nel proprio poter dire, poter essere.
Antropologhe, ricercatori, documentaristi, studiose della Modernità si danno allora motivo di incontro in questo convegno al fine di delineare spunti e aree di riflessione e scambio finalizzati a tessere sguardi capaci di articolare in racconto una soggettività da decidere e conquistare ogni giorno
Programma
Ore 9.30
Assenze
Introduzione al Convegno
Lucio Costantini, Musei di Ronzone
LE DONNE E LA PAROLA
Ore 10.00
Le Donne raccontano
Michela Zucca antropologa
ore 10.40
La Parola è Donna
Brunamaria Dal Lago Veneri scrittrice
ATTRAVERSAMENTI
Ore 11.20
Parole e voci delle donne
Teresa Lapis, giurista Università di Bologna
ripresa
Ore 14.30
I segni del sacro e le tracce del profano in Alta Val Tidone: inizi di una ricerca sul territorio
Michela Ballerini e Giorgia Monfasani Associazione Culturale La Burella di Crociglia
ESPERIENZE
Ore 15.10
Storie negate: riflessioni su alcune esperienze di ricerca
Giuseppe Ferrandi Direttore del Museo Storico di Trento
Ore 15.50
La Voce e lo Sguardo. Testimonianze tra ieri e oggi per un archivio audiovisivo (con proiezione di videodocumenti)
Marco Romano, Archivio Fonti Orali dellAlta Anaunia e MUCGT e Michele Trentini, Ricercatore Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina
dibattito e conclusioni
La partecipazione al Convegno è libera e non richiede iscrizione
organizzazione: Musei di Ronzone