Sulle tracce dei Baschenis

Manifestazioni ed eventi

Storie a memoria
Sulle tracce dei Baschenis

La rassegna “Storie a memoria”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, presenta il quarto e ultimo appuntamento del progetto “Sulle tracce dei Baschenis”. La rappresentazione, in calendario mercoledì 18 agosto a Carisolo (Val Rendena) nella chiesa di Santo Stefano, prevede la partecipazione dell'attore Luigi Ottoni.

Un itinerario alla scoperta delle chiese affrescate dai Baschenis, una dinastia di pittori itineranti originari del bergamasco e attivi dalla seconda metà del ’400 fino alla metà del ’500 soprattutto nelle Giudicarie, in val Rendena e in val di Sole. Letture e musiche guideranno alla scoperta del più affascinante ciclo pittorico affrescato del Trentino. Un’occasione per ammirare autentici tesori d’arte quasi sconosciuti conservati nelle chiese delle nostre valli.
Il quarto e ultimo appuntamento, inserito nella rassegna “Storie a Memoria – Castelli e forti, ville e borghi del Trentino” organizzata dall’assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con il Museo Castello del Buonconsiglio e la Fondazione Museo storico del Trentino, è in programma mercoledì 18 agosto a Carisolo nella chiesa di Santo Stefano.

La chiesa di Santo Stefano, posta all'ingresso della Val di Genova, è di architettura gotica, ma conserva molti elementi della struttura romanica originaria.
“I Baschenis – spiega William Belli sulla pubblicazione «Itinerari dei Baschenis» edita nel 2008 dalla Provincia autonoma di Trento – percorrono qui l'intera parabola della loro presenza nella regione, dall'esordio, con le immagini dipinte all'interno della chiesa da Antonio nel 1461, alla conclusione, con gli affreschi di Simone II, l'ultimo ad operare nelle valli trentine.” Oltre ad alcune immagini di Santi realizzate nella navata da Antonio e ad altre raffigurazioni (L'Ultima Cena, L'Annunciazione, la Crocefissione e la Leggenda di Carlo Magno) eseguite da Simone, la chiesa di Santo Stefano custodisce il ciclo di affreschi più conosciuto dell'intera produzione dei Baschenis: la Danza Macabra, dipinta sul muro esterno e firmata “Simon de Averaria pingebat mensis Juli 1519”. “La Danza di Carisolo, come quella di Pinzolo – scrive ancora il Belli – opera una sintesi affascinante delle antiche credenza dei «doppi», larve o spettri che nell'immaginario collettivo rappresentano ciò che dell'essere umano sopravvive dopo la fine del corpo, con i terrori escatologici del medio evo, ancora ben vivi nella Rendena percorsa dai cortei del battuti e le angosce prettamente rinascimentali della morte, intesa come disfacimento di quel corpo che i pittori andavano esaltando e i medici, come Vesalio nella vicina Svizzera, andavano indagando nella sua anatomia.”

Lo spettacolo in programma mercoledì 18 prevede la partecipazione degli attori e dei figuranti dell'Associazione “Rododendro Group” di Piunzolo e del coro “Compagnia del Canto” della Val Rendena. L’attore Luigi Ottoni, conosciuto dal pubblico trentino soprattutto per la sua lunga e apprezzata militanza nella Compagnia del Teatro Stabile di Bolzano, darà voce alla figura di Simoner Baschenis. La scrittura teatrale, che mercoledì sarà proposta al pubblico per la prima volta, è stata realizzata da Brunetto e Lucio Binelli. La regia è di Brunetto Binelli.
La rappresentazione è stata organizzata in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Carisolo. Il pubblico potrà accedere alla chiesa gratuitamente.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione Servizio Attività Culturali