Sulle tracce dei ghiacciai
Sulle tracce dei ghiacciai
Evoluzione e monitoraggio dei ghiacciai trentini
Se ne parlerà con il dr. Nicola Paoli (Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio della Provincia di Trento)
Nellambito delle attività di promozione culturale la Biblioteca di Tesero propone per giovedì 20 novembre un incontro sul tema dellevoluzione dei ghiacciai trentini in seguito ai fenomeni climatici degli ultimi anni. Lappuntamento è presso la Sala Bavarese del Teatro comunale alle ore 20.30.
Questo appuntamento fa seguito allincontro proposto in primavera riguardo i cambiamenti climatici degli ultimi tempi, questione centrale, che non si può ignorare, tanto meno nelle nostre zone, dove la natura di territorio alpino presenta degli equilibri ambientali particolarmente fragili. Durante il precedente incontro, seguito da un folto ed attento pubblico, era nata lesigenza di analizzare in successivi appuntamenti alcuni aspetti particolari del problema dei cambiamenti climatici e degli effetti che questi hanno sui diversi aspetti dellambiente naturale ed umano. Per questo adesso è stato invitato il dr. Nicola Paoli del Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio della Provincia di Trento, per affrontare il tema dei ghiacciai. Durante la serata verrà illustrato al pubblico il lavoro di monitoraggio che si sta facendo sui ghiacciai trentini e i risultati ottenuti, approfondendo poi le motivazioni ambientali che spiegano i fenomeni in atto.
Lingresso è libero e gratuito per tutti gli interessati.
I dati di fatto sono chiari ed inequivocabili. Nellultimo secolo la temperatura media globale del pianeta è aumentata di circa un grado. La metà almeno di questo incremento di temperatura si è realizzata negli ultimi trentanni. Si sa che il pianeta è soggetto a variazioni climatiche cicliche e che la sua temperatura media può fluttuare, in un ciclo di glaciazione, anche di sette gradi. Ma la durata media dei cicli glaciali è di circa centomila anni e, di solito, le fluttuazioni di temperatura coinvolgono periodi dellordine del migliaio di anni. Laumento della temperatura di mezzo grado riscontrato negli ultimi trentanni è certamente da considerare come un fatto climatico di grande rilevanza al quale pare assai opportuno riservare una certa attenzione. Esistono almeno altri due fenomeni assai evidenti che sono conseguenza dellaumento medio delle temperature e ci toccano da vicino. Uno è costituito dalla crescita del livello del mare il quale avanza alla rispettabile velocità di circa uno o due millimetri lanno. Laltro fenomeno, ben noto ai frequentatori della montagna, è rappresentato dal ritiro dei ghiacciai. In molti casi il ritiro frontale degli stessi è stato dellordine della ventina di metri allanno. Per esempio tra il 1995 ed il 1999 il Ghiacciaio del Lupo, in Lombardia, si è ridotto di 195 metri. In Valle dAosta, nello stesso periodo, abbiamo assistito ad una diminuzione di circa 50 metri delle Grandes Murailles. Dal 1996 al 1999 il Palon della Mare si è ritirato di 93 metri. Una sorte analoga è toccata ai ghiacciai della nostra regione: basti ricordare i vari episodi di ricomparsa di materiale bellico sui vari ghiacciai causati, appunto dal loro ritiro. Si può calcolare che, se il ritiro dei ghiacciai dovesse procedere con queste velocità per un altro centinaio danni, tutti i ghiacciai italiani sparirebbero completamente. Bisogna inoltre essere coscienti del fatto che questo fenomeno può essere irreversibile. La presenza della neve e del ghiaccio, con il loro alto potere riflettente, fa in modo che la maggior parte dellenergia solare venga riflessa e non assorbita, limitando laumento locale di temperatura. Una volta che il manto nevoso viene disciolto dal calore, questo effetto auto-conservante non è più presente e, anche in presenza di temperature più rigide, il ghiacciaio potrebbe non riformarsi.
organizzazione: Biblioteca Comunale di Tesero