Sur la route, rouge et noir..

Manifestazioni ed eventi

CIRCO BIDONE Vi potrà capitare un giorno di scoprire vicino casa un angolo magico spuntato dal nulla: è il Circo Bidon che posa le tende, o meglio i carrozzoni, ovunque trovi un campo, un prato, e qualcuno che sia disposto ad ospitarlo. Lo si può scorgere da lontano, inconfondibile con le sue carrozze in legno dipinte a mano con colori vivaci e con la sua piccola arena a cielo aperto. Parlando con Francois, fondatore e anima del circo, si ha come l’impressione di tuffarsi nel passato: la carovana viaggiante è formata da carrozzoni trainati da otto cavalli e girovaga pigramente da un paese all’altro lasciando un po' di felicità e spensieratezza in ogni luogo in cui approda. Ci tengono, gli artisti da strada del circo, a dire che il Bidon è l’ultimo circo viaggiante in Europa che si sposta trainato da cavalli. Nato in Normandia nel lontano 1975, il circo raccoglie dieci artisti autodidatti delle più svariate nazionalità: francesi, inglesi, belgi, tedeschi, tutti uniti da una comune filosofia di vita: la libertà, la possibilità di vivere alla giornata senza radici e legami, senza timori e ansie per il futuro, una filosofia ormai lontana dai giorni nostri, ma ancora capace di risvegliare sentimenti di allegria mista ad un’immancabile nostalgia per un passato vissuto solo tra le pagine dei libri o nei film dal sapore Felliniano. La vita del circo viaggiante è dura, i soldi sempre pochi e le difficoltà innumerevoli: durante l’inverno sono costretti a sospendere gli spettacoli e a mantenersi organizzando spettacoli nelle scuole, e spesso vengono presi di mira dalle forze dell’ordine che li scambiano per zingari. Ma guardando lo spettacolo, non si può evitare di provare un briciolo di invidia per questa gente che ha fatto della propria passione uno lavoro, e che riesce così bene a comunicare allo spettatore la gioia di vivere come per gioco: acrobati, saltimbanchi, trapezisti e clowns si alternano sotto i riflettori facendo divertire bimbi e, forse anche di più, adulti in piena libertà: senza tendone, botteghino o biglietti, l’offerta è solo indicata, e presentando numeri acrobatici e comici al tempo stesso, tutti accompagnati da divertenti dialoghi in un italiano francesizzato quanto basta per provocare l’ilarità del pubblico e dalla musica di una simpatica e strampalata banda che suona motivi tzigani e ballate dell’est europeo. Non mancano le classiche attrazioni circensi con animali "pericolosissimi", a loro dire. Si tratta in realtà di numeri con una famiglia di galline: padre, madre e figlie che si esibiscono in un esercizio mozzafiato: stare appollaiate su un filo. La filosofia del Circo Bidon, infatti, non prevede l’uso di animali esotici o comunque costretti ad una vita in gabbia, perché sono tristi dice Francois, unica eccezione una scimmietta, rimasta orfana dopo la chiusura di una grande circo, accolta dagli artisti come una della famiglia che comprende anche cani e oche. Vale la pena di passare una serata in compagnia del Circo Bidon, anche perché, come dicono loro, tutti possiamo essere artisti nell’arte di esistere.

Da http://utenti.tripod.it/circobidon

COMPAGNIA: Cirque Bidon (Francia/Italia)


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