TBF 2017 - eventi 16 giugno
VII edizione del Trentino Book Festival
Ore 16.30 | Bar Centrale, Piazza Municipio
Inaugurazione ufficiale
Saluto delle autorità
Ore 16.50 | Bar Centrale, Piazza Municipio
Massimo Libardi
In collaborazione con il Comune di Trento
Letture: Layla Betti. Musiche: Fisaccordion ensémble
Un libro, una città
Eco incontra Tomasi di Lampedusa e sfida Rigoni Stern, temendo Calvino
Non poteva che far tappa al Trentino Book Festival “Un libro, una città”, il grande referendum sul romanzo da leggere insieme nel 2018 promosso dal Comune di Trento. Nella Magnifica Corte Trapp, la più importante manifestazione trentina dedicata al libro ospita le semifinali di questa sfida tra i quattro titoli fino ad oggi più votati dai lettori: Le città invisibili di Calvino, Il nome della rosa di Eco, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e Il sergente nella neve di Rigoni Stern. Quali saranno i romanzi a guadagnarsi la finalissima? A svelarcelo sarà la conferenza-spettacolo di Massimo Libardi, che metterà in scena un vero scontro tra titani della scrittura. I due titoli che passeranno al turno successivo continueranno a sfidarsi nelle urne distribuite in biblioteche e librerie fino alla notte bianca delle Feste Vigiliane quando, in uno scontro finale ad eliminazione diretta, rimarrà solo un romanzo: quello che ci farà compagnia nel 2018, con letture, rappresentazioni, citazioni mandate a memoria, commenti, eventi che coinvolgeranno scuole e biblioteche, piazze e teatri.
Ore 17.50 | Magnifica Corte Trapp
Gad Lerner con Alberto Faustini
In collaborazione con la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi
Il nazionalismo in cui ogni altro pensiero affoga
“Il nazionalismo è un fiotto in cui ogni altro pensiero affoga”, scriveva Karl Kraus alla vigilia della prima guerra mondiale. Un secolo dopo stiamo di nuovo affogando. Quando il presidente della più grande potenza mondiale esordisce promettendo ai suoi elettori che il muro al confine col Messico verrà costruito, e il pagamento sarà a carico dei vicini. Quando c’è chi consiglia alla Merkel la riesumazione del marco tedesco nell’interesse di una grande Germania. Quando il governo conservatore del Regno Unito pensa di consolidarsi accelerando la Brexit. Non c’è capo di Stato o di governo che oggi non tragga giovamento dalla contestazione pubblica degli organismi sovranazionali del più vario tipo. Il nazionalismo che angosciava Kraus quando nessuno ancora prevedeva durata e dimensioni delle due guerre ravvicinate che stavano per abbattersi nel cuore d’Europa si ripresenta subdolamente come scelta obbligata. Ecco com’è facile ritrovarsi in trincea gli uni contro gli altri, ispirandosi alla retorica dell’amor di patria e alla post-verità. Protezionismo; dazi doganali; muri; autarchia; meglio trattare con i singoli Stati che con l’Ue; se gli altri hanno un califfo, uno zar o un sultano noi ci difenderemo con un Trump... Si comincia così, e ogni altro pensiero affoga.
Ore 19.20 | Casa della Cultura
Annibale Salsa con Marcella Morandini e Riccardo Giacomelli
In collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco e con la Sat di Caldonazzo. Con la partecipazione straordinaria di Lorenzo Dellai
Kill Heidi. Come uccidere gli stereotipi della montagna e compiere finalmente scelte coraggiose
Sergio Reolon (1951-2017) ha lasciato questo piccolo e prezioso libro come suo testamento culturale. Pagine in cui le parole pesano come pietre, come le pietre delle montagne alla cui ombra vivono molte, a volte troppe contraddizioni.
Il mito di Heidi, con la sua immagine bucolica e stereotipata di una montagna di fatto inesistente, ostacola lo sviluppo di una politica credibile per i territori montani. E l’esigenza di politiche e scelte coraggiose va ben oltre le vette delle nostre montagne. La metafora della descrizione semiseria dei quattro “tipi umani” riferibili alla montagna è innanzitutto una provocazione culturale: il “non montanaro” che idealizza la montagna senza conoscerla, il “montanaro scompaginato” che la abita disconnesso, il “montanaro localista” che si chiude a riccio in poche rassicuranti certezze, e il “montanaro civicus” a cui affidare la speranza di una rivoluzione civile. La profondità raggiunta oggi dalle disuguaglianze richiede un ripensamento generale di straordinaria portata: dentro questo nuovo patto sociale vanno ripensati pure i rapporti fra i territori, fra le aree urbane e quelle rurali, fra la città e la montagna. Ecco perché dobbiamo uccidere Heidi…
Ore 20.30 | Piazza Municipio
Alessandra Sardoni con Renzo Maria Grosselli
“Irresponsabili”: il potere italiano e la pretesa dell’innocenza
Alessandra Sardoni individua e analizza le diverse e variegate tipologie degli irriducibili irresponsabili nostrani attraverso alcune delle vicende più significative degli ultimi anni. Il racconto degli eventi del tragico G8 di Genova diventa così emblematico dell’irresponsabilità che deriva dal consociativismo e dall’opacità della catena di potere, e la conseguenza è che gli imputabili “incolpevoli” ottengono addirittura posizioni di maggior prestigio. Le vicende parallele di Maurizio Lupi e del ministro Cancellieri rappresentano invece le trappole e le opportunità del cosiddetto “doppiopesismo”, che ha portato il primo, non indagato, alle dimissioni, e la seconda, indagata, a mantenere la carica. E poi ancora l’irresponsabilità che deriva dalla delega delle scelte politiche alla magistratura e quella che trae il suo alimento dalle teorie “complottiste”, che trasformano i fatti accaduti in senso autoassolutorio. Senza dimenticare i “capri espiatori”, potente strumento di deresponsabilizzazione attraverso l’attribuzione della colpa ad altri, come nel caso di Elsa Fornero e degli esodati. “Scartare la responsabilità individuale è funzionale alla conservazione del potere, qualunque esso sia” scrive Alessandra Sardoni. Eppure, in questo labirinto di irresponsabilità italiane emerge con chiarezza anche lo spazio per affermare “leadership trasparenti, efficaci, consapevoli di sé e soprattutto adulte”. L’importante è ricordarsi che non basta “metterci la faccia”, occorre anche accettarne le conseguenze…
Ore 21.30 | Magnifica Corte Trapp
Associazione culturale Chiamaleparole con il Corpo Bandistico di Caldonazzo diretto dal M.° Giovanni Costa
Smith & Wesson
Lettura scenica di “Smith & Wesson” di Alessandro Baricco. Musiche di Ennio Morricone. Con Giovanna Palmieri, Lorena Gramegna, Antonia Albanese, Laura Brambilla, Annalisa Bertoldi e Roberto Ciola.
Che si fa quando le notizie mancano? Semplice, le si inventano, provocandole. Un po’ quello che fa la giovane giornalista che , alla ricerca dello scoop della sua vita, si reca nei pressi delle cascate del Niagara; poiché qui non accade mai nulla, decide di "fare notizia" lei stessa, lanciandosi nelle cascate in una botte con l'aiuto di Smith, sedicente meteorologo che ha inventato un metodo statistico per prevedere il tempo intervistando le persone che incontra per strada, e Wesson, un pescatore che nel fiume pesca cadaveri. Lo straordinario racconto di Alessandro Baricco letto e interpretato dagli attori di Chiamaleparole, con l’accompagnamento delle immortali musiche di Ennio Morricone.
organizzazione: Associazione di Promozione Sociale "Balene di Montagna"