Terra di nessuno
T.I.M. - Teatro Instabile di Meano
Terra di nessuno
tratto dallomonimo libro di Eraldo Baldini
con Luca Santuari, Kristian Civetta, Silvio De Simone, Nicola Merci
regia di Sergio Bortolotti
Quattro reduci della Grande Guerra, per ritardare il difficile reinserimento nella vita normale e rimanere ancora insieme, affittano un bosco per lavorarci come carbonai.
Isolati dal mondo, si trovano coinvolti in un crescendo di strani accadimenti, di situazioni tragiche e inesplicabili che sembrano replicare l'orrore dei terribili giorni delle trincee, e il loro rapporto cameratesco, consolidatosi in tre anni di battaglie e di disagi, di pericolo e di condivisioni, prende a incrinarsi. I Mostri della guerra, cavalieri di un'apocalisse dell'anima, sembrano tornare a manifestarsi implacabili e subdoli, l'uno dopo l'altro: la Paura, la Fame, il Dolore, la Morte. È la loro mente traumatizzata dalla recente esperienza bellica a trasfigurare la realtà, o davvero in quel bosco si cela un enigmatico e crudele nemico? La storia esprime una propria verità che si fa però metafora, laddove il messaggio finale è che, come ha scritto Maurizio Maggiani sulla quarta di copertina della prima edizione del romanzo, «dalla guerra non si torna mai, neppure quando può sembrare di essere tornati». A cento anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale il T.I.M. - Teatro Instabile di Meano si ripresenta con un tema a lui caro fin dagli esordi: quello della guerra, della sua assurdità e dei truci risvolti che lascia nell'animo umano. Uno spettacolo ad alta tensione, in cui si è cercato di trasporre il fiato corto" del romanzo noir originale di Eraldo Baldini, uno dei maggiori talenti del genere, considerato da alcuni come lo Stephen King italiano. Lasciamo all'autore sintetizzarne le sensazioni e la trama: «Volevo che il romanzo fosse tagliente come un pugnale, teso e claustrofobico come una notte in trincea, tenebroso come una foresta stregata, la mia intenzione era quella di trascinare il lettore, pagina dopo pagina, in una spirale di mistero e d'angoscia, ma anche di dolorosa riflessione». Il T.I.M. - Teatro Instabile di Meano su questo spettacolo vanta un diritto di esclusiva alla rappresentazione sull'intero territorio nazionale e si avvale della collaborazione con l'artista trentino Matteo Boato.