The Ducktails - I Belli di Waikiki - Di Maggio Connection - The Blues Willies

Musica

Trento a Teatro
Musica d'Autore 06/07

Suoni underground
... viaggio dentro le periferie

In collaborazione con evento Trento... Sogni e realtà di una città in viaggio
Progetto a cura del Tavolo delle Associazioni Universitarie – Festa Provinciale Erasmus – Assessorato all’Istruzione ed alle Politiche Giovanili PAT
Stazione e Piazza Dante saranno collegati attraverso un servizio di Bus Navetta gratuiti offertoci da Trentino Trasporti.

Happening musicale con: The Ducktails, I Belli di Waikiki, Di Maggio Connection, The Blues Willies

The Ducktails
Band di sette elementi che propone un repertorio tutto “brillantinato” degli indimenticabili anni ’50.
Fondati nel lontano 1995 calcano le scene per cinque anni proponendo rock'n'roll delle origini in formazione combo. I Ducktails si ripropongono nella primavera del 2001 in versione rinnovata con il nuovo organico dall’ impatto scenico degno di una big band, grazie all'innesto della sezione fiati e del pianoforte.
Con la nuova formazione, la band assume sonorità boogie-woogie e rhythm and blues, senza dimenticare la vena di Rock’n’ Roll per un mix frizzante e spensierato tipico degli anni ’50, omaggiando i più importanti show man, come Big Joe Turner , Louis Jordan, Bill Haley and the Comets, Elvis , senza dimenticare i “nostri” Carosone, Buscaglione e il “primo” Celentano.
Oltre ai membri fondatori Mike Bottiglieri al contrabbasso e Giovanni “Johnny” Betti voce e chitarra ecco approdare nelle file di questa irresistibile band Sandro “ San-drum “Pisetta alla batteria, Mirko ”Teddyboy” Santuari al pianoforte, Robin Scott Mutch al sax tenore, Emiliano “ E – Miles “ Tamanini alla tromba e Marco”P.C.Mark” al sax baritono.

I belli di waikiki
Che cos'e' la musica Hawaiiana? La musica hawaiiana deriva dai canti tradizionali delle popolazioni nate in queste splendide isole del pacifico.
Nel 1879 tre liutai portoghesi emigrati alle Hawaii introdussero la chitarra a sei corde. In seguito produssero una piccola chitarra a quattro corde che prese il nome di UKULELE ed ebbe subito un grosso successo per la sua versatilità ed il suo prezzo modesto. Negli anni 20 e 30 la musica Hawaiiana conosce il suo pieno splendore. In seguito, negli anni 40/50 sbarca in California ed invade tutti gli Stati Uniti.
Moltissimi artisti vengono ispirati da questi paradisi tropicali e dedicano alle isole Hawaii moltissime canzoni e film (basti pensare ad esempio Elvis Presley).
Nascono moltissimi club e locali dove si balla si beve e si mangia in piena sintonia con la moda del momento: la TIKI STYLE!!!
I belli sono: Luky Linetti, alias Luca Bugno, alla voce e alla steel guitar; Paul Fish, al secolo Paolo Bortolomiol (impronunciabile da Reggio Emilia in giu'), al contrabbasso; Ato Kona, dalle nostre parti conosciuto come Renato Ardizzoni, alla batteria; e Steve Mai Tai, meglio noto come Stefano Pagotto, alla chitarra e all'ukulele; sfruttando un'improbabile perizia musicale, spacciata spudoratamente per "arte", si trasformano ne: "I belli di Waikiki"

Di Maggio Connection
La band, composta da Marco Di Maggio (voce e chitarra), Matteo Giannetti (contrabbasso) e Marco Barsanti (batteria), nasce nel '99 dall'evoluzione del gruppo "Eddie & the Houserockers". Se con i "Di Maggio Bros." Marco esegue un repertorio tipicamente Rockabilly Original (senza batteria) e con la "Supersonic Orchestra" spazia dal Western Swing'a'billy al Jazz/blues, con questo trio crea una miscela esplosiva degli stili a lui congeniali.
Il sound essenzialmente più aggressivo di questa band è caratterizzato da esecuzioni di brani tratti dal repertorio Rockabilly, Nashville Country, Surf & Swing. Lo show vede Marco e la sua band alle prese con pezzi strumentali di maestri quali Chet Atkins, Danny Gatton, Cliff Gallup, Paul Burlison, Eddie Cochran e Brian Setzer, tutti rielaborati in chiave personale, oltre a molti brani originali da lui stesso composti.
Con questa formazione, Marco si esprime senza limiti legati allo "styling", coniugando e fondendo le principali influenze stilistiche del ventennio compreso tra il 1940 ed il 1960 in un progetto volutamente "non purista" che ha riscontrato successo di pubblico e critica in pressochè tutti i circuiti "live" italiani ed esteri. Per capire la versatilità del trio basterà ascoltare l'album Superpicking realizzato nell'anno 2000 con la collaborazione dell'etichetta tedesca Vampirella Music, nel quale Marco affronta con brani propri e alcune covers rielaborate, tutti gli stili sopracitati.

The Blues Willies
I Blues Willies, sono 9 bravi ragazzi di Roma che propagano una tradizione musicale di oltreoceano con una sventagliata di mitra sonoro.
Il gruppo prende vita direttamente dalla brace ancora calda dei JOLLY ROCKERS (82/98), storica band Rock'n'Roll capitolina.
Fedeli alla teoria dell'enterteinment modello Las Vegas, i BW allestiscono uno spettacolo, più che un concerto, attorno a nove fratelli italo-americani che tornano in Italia.
La scelta stilistica non appaia strampalata. Accanto all'amore per i film di Scorsese c'è l'evidenza di una musica che pianta alcune radici proprio nella penisola a noi più cara. Non va dimenticato (piaccia o no) che nel lontano 1918 venne inciso il primo brano della storia del Jazz intitolato TIGER RAG, scritto ed eseguito da Nick La Rocca assieme al suo combo di italiani. Da allora i compaesani hanno dato un'impronta essenziale allo sviluppo del ritmo americano, da Eddie Lang a Chick Corea, da Joe Venuti a Wingy Manone, da Louis Prima a Frank Sinatra. A latere c'è anche la consapevolezza di quanto gli italiani abbiano contribuito allo sviluppo dei gruppi vocali Doo-Wop come Dion & the Belmonts, The Capris o The Mystics.