The History Boys

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2012/2013
La Grande Prosa

Teatridithalia
The History Boys
di Alan Bennett
traduzione Salvatore Cabras e Maggie Rose
regia, scene e costumi Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani
luci Nando Frigerio
con Elio De Capitani, Gabriele Calindri, Marco Cacciola,
Debora Zuin
e con Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio,
Loris Fabiani, Andrea Germani, Andrea Macchi,
Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa

Premio Ubu 2011

La scuola, ovvero la vita: l'emozionante storia di un gruppo di ragazzi alle soglie della maturità

Cos'è la conoscenza, come la si acquisisce, cosa significa essere colti, su cosa si costruisce un patrimonio culturale? E soprattutto, qual è il valore di un vero maestro? Ci sono canoni per definirlo, criteri di valutazione? The History Boys di Alan Bennett è una commedia capace di affrontare tutti questi interrogativi con l'acutezza, la profondità e la fulminante ironia che da sempre contraddistinguono lo scrittore britannico. Vincitore di sei Tony Award - gli Oscar del Teatro inglesi - al momento della sua prima messa in scena nel 2004, The History Boys è diventato un film di culto nel 2006. Un successo strepitoso che da due stagioni si sta replicando anche in Italia, dove Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, storici fondatori del Teatro dell'Elfo, lo portano in scena assieme a otto bravissimi attori under 30. Uno spettacolo premiato non solo dal pubblico ma anche dalla critica: tre i Premi Ubu assegnatigli nel 2011 come Miglior Spettacolo dell'anno, Nuovi attori under 30 agli 8 ragazzi, e Miglior attrice non protagonista a Ida Marinelli, che interpretava Miss Lintott. In un college della provincia inglese un gruppo di studenti di storia è impegnato negli esami di ammissione all'università. Siamo nei ruggenti anni Ottanta. Scripps, Rudge, Dakin, Lockwood, Timms, Crowther, Akthar e Posner sono tutti diversi tra loro, ma formano una compagnia molto affiatata. Hector, il loro adorabile insegnante di inglese, anticonformista ed eccentrico, assieme a Mrs. Lintott, docente di storia, femminista e comprensiva, cercano di stimolarli al di là dei percorsi consueti e preconfezionati,
infischiandosene delle tradizioni e dei punteggi scolastici, mentre il preside, per il buon nome della scuola, li vorrebbe tutti a Oxford o Cambridge. Si apre così uno scontro che vede scendere in campo anche il giovane e ambizioso professor Irwin, incaricato di ripulire lo stile dei ragazzi, di renderlo più brillante, "giornalistico", più spendibile al "supermercato del sapere" e di insegnare loro come la preparazione non sia altro che un fatto di prestazione. Una commedia inquietante, graffiante, corrosiva e anche impietosa. Bennett, che prima di dedicarsi completamente alla scrittura è stato ricercatore universitario di storia a Oxford, ha saputo creare un testo che parla dell'educazione e della scuola, del rapporto tra docenti e allievi e del difficile passaggio dalla giovinezza all'età adulta. Per tutti gli otto ragazzi l'età della dolce e crudele giovinezza, contrapposta al rigido mondo degli adulti, finirà bruscamente, schiantandosi contro l'ipocrisia dei più vecchi. Quella di Bennett, conosciuto in Italia come autore di divertenti romanzi come La cerimonia del massaggio, La pazzia di re Giorgio e La sovrana lettrice, è una fotografia pungente di una generazione e di un paese, che solo uno sguardo affilato come il suo poteva restituirci.