The book of blood / Human Writes
Pergine Spettacolo Aperto
The Book of Blood
Human Writes
di Leibniz (UK)
ideato e diretto da Ernst Fischer
assistente alla direzione Helen Spackman
con Ernst Fischer, Helen Spackman e Mina DElia
e con la partecipazione di Gianni Colombo
calligrafa Viviana Puecher
con il sostegno di Arts Council England, Live Art UK e Live Art Development Agency
Installazione performativa di grande significato civile: la Dichiarazione universale dei Diritti umani riscritta con il (proprio) sangue
Nel suo puro valore il sangue non conosce confini o frontiere, è sempre dello stesso colore. A occhio nudo non mostra alcuna appartenenza di genere o classe sociale, non professa alcun orientamento sessuale, è innocente davanti a qualsiasi accusa di natura politica o religiosa. Il sangue è rosso e inclusivo: ci unisce non solo come esseri umani, ma come creature viventi e mortali, fragili e allo stesso tempo tenaci di fronte alla straordinaria complessità dellesistenza. The Book of Blood. Human Writes è unesplorazione e una riscrittura simbolica della Dichiarazione universale dei Diritti umani alla luce della nuova declinazione di concetti quali conflitto, identità, limite, e delle forme contemporanee di emarginazione sociale. Leventoperformance consiste nella donazione volontaria di una goccia di sangue da parte di ogni singolo spettatore. Mescolato allanticoagulante, il sangue una goccia per ogni lettera diventa un inconsueto quanto rivoluzionario inchiostro con cui ridefinire i diritti fondamentali dellindividuo e comporre così un grande libro itinerante che accompagna ogni rappresentazione. Il progetto è stato presentato per la prima volta nel 2006 al Human Rights and Performance Festival presso la Queen Mary University di Londra e successivamente sviluppato in diverse rassegne internazionali, tra cui il Chelsea College of Art di Londra (2011) e la National Review of Live Art di Glasgow (2008). Linstallazione performativa finale è preceduta da un workshop (The Book of Blood Performance Laboratory, dal 2 al 9 luglio) durante il quale gli artisti condividono con i partecipanti metodologie creative, collaborative e multidisciplinari, nonché una riflessione generale sulla performance come linguaggio artistico di nuovi immaginari corporei e intercorporalità politicamente attive.
Leibniz è un collettivo fluido di artisti e performer internazionali fondato nel 2005 in Gran Bretagna da Ernst Fischer e Helen Spackman, che mira a coniugare spettacoli interattivi e impegno sociale. Dalliniziale interesse per le politiche del corpo e di genere, ha allargato lo spazio tematico a fenomeni contemporanei quali la migrazione, lemarginazione e lalienazione urbana con un approccio artistico interdisciplinare che fonde teatro, danza, butoh, cinema, fotografia e live art in veri e propri open projects. Tra le produzioni più recenti ricordiamo Ghost Letters (2009), The Book of Dust (2005) e The Ship of Fools (2005).
www.leibnizlab.co.uk
organizzazione: Pergine Spettacolo Aperto