The cameraman

Cinema

Scirocco

THE CAMERAMAN
di Buster Keaton
Usa 1928 • durata 78’ • comico
con Buster Keaton, Harold Goodwin, Marceline Day, Sidney Bracy
musicato da The Cameraman Jazz Quartet

Buster, un giovane fotografo, si invaghisce di Sally, una segretaria della Metro-Goldwyn-Mayer. Per lei decide di diventare un cameraman, scambiando la sua macchina fotografica con una cinepresa. Ottiene una soffiata da Sally: qualcosa di grosso accadrà a Chinatown. Il neo-cameraman arriva al quartiere ma inciampa in un suonatore di organetto e la sua scimmia, travolgendoli. Il musicista, credendo morta la scimmia, come risarcimento la vende a Buster. L'animale invece si sveglierà e comincerà a tormentare il povero Buster durante le riprese di una sfilata cinese che si trasformerà in una vera e propria sparatoria. La sua telecamera filmerà tutto e, all'arrivo degli altri operatori, Buster sarà l'unico ad aver filmato l'evento, peccato che la dispettosa scimmietta scambi la pellicola con il filmato con una pellicola vuota. Buster viene cacciato dagli studi e non gliene va bene una. Decide di arrendersi e tornare al suo vecchio lavoro, riprende la macchina fotografica e spedisce la pellicola alla MGM. Gli operatori, per farsi due risate, guardano la pellicola scoprendo con stupore di avere il filmato della guerra a Chinatown…

The Cameraman Jazz Quartet
Roberto Zecchinelli basso elettrico e composizione
Mauro Ottolini trombone, tuba
Roberto Tarenzi pianoforte
Paolo Mappa batteria
Il linguaggio del jazz, che negli anni di Buster Keaton vedeva Louis Armstrong protagonista e innovatore assoluto, germogliava nella movimentata New York del 1928 e da allora fino ad oggi tutti i grandi maestri del jazz hanno vissuto e musicato la City. Nuovi codici si sono avvicendati, il bebop, il cool jazz, l’hard bop, il free jazz. Le strade di Manhattan invece sono rimaste le stesse, il quartiere Chinatown non si è mosso da downtown, a quattro strade da Little Italy, anche se le guerre tra bande non sono più all’ordine del giorno, come è rimasto immobile il leggendario Yenkee Stadium nel Bronx dove Keaton improvvisa una partita di baseball in solitudine solo per la macchina da presa. La musica di “The Cameraman Jazz Quartet”, scritta da Roberto Zecchinelli, vuole reinterpretare la New York del 1928 vista da Buster Keaton con il suono elettrizzante della New York di oggi. Non è quindi un accompagnamento o un sottofondo ma una performance, o meglio un duetto fra la musica e le immagini, per suggerire allo spettatore una visione totalmente nuova.


organizzazione: Circolo del cinema Effetto Notte