Tilaï

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2008/2009

con il sostegno di Foto Scarpa

In lingua moré
Paese di produzione Burkina Faso
Anno 1989
Durata 81 minuti
Soggetto e regia OUEDRAOGO Idrissa
Fotografia Monsigny Jean, Chenieux Pierre Laurent
Suono Comte Alix, Hennequin Dominique
Montaggio Barnier Luc
Musica Ibrahim Abdullah
Interpreti Ouedraogo Rasmane (Saga), Cisse Ina (Nogma), Barry Roukietou (Kuilga), Ouedraogo Assane (Kougri), Sidibe Sibidou (Poko), Ouedraogo Moumouni (Tenga), Barry
Mariam (Bore), Ouedraogo Seydou (Nomenaba), Ouedraogo Mariam (Koudpoko)
Produzione Les Films de l’Avenir (Burkina Faso),Waka Films (Suisse), Rhéa Films (France)

Dopo due anni di assenza Saga (R. Ouedraogo) torna al suo villaggio e apprende che Nogma (I. Cissé), sua fidanzata, è stata costretta a diventare la seconda moglie di suo padre. I due sono ancora innamorati. Per i costumi del villaggio (tilaï=legge) è un incesto. Saga deve morire per mano di uno del villaggio, estratto a sorte. Tocca a suo fratello Kougri (A. Ouedraogo) che lo lascia fuggire con la matrigna.
Terzo film di I. Ouedraogo (1954) in equilibrio tra azione e psicologia, narrazione e descrizione.
«Apprendere a trasformare la propria realtà: questo fa la differenza». In questi termini perentori si è espresso il regista e lo stesso rigore si riscontra in Tilaï.
Nei cortometraggi, più espliciti nella denuncia dei mali del continente subsahariano, il regista è impegnato ad affrancare l’Africa dalle superstizioni senza rinunciare alla propria cultura, a tratti soffocante; nelle opere di più ampio respiro quali Yaaba, Tilaï, Samba Traoré, Le Cri du coeur, Afrique mon Afrique e Kini & Adams il suo sforzo è quello di trasformare ciò che apprende in Europa per rappresentare la propria realtà; in questo sogno è racchiuso il segreto dell’indipendenza autentica, ancora da conquistare per gli eredi di Sankara.
Gran premio della giuria a Cannes 1990.


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"