Toma e Carolina

Teatro
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TOMA E CAROLINA

testo e regia Giuseppe di Bello
con Marco Continanza
organizzazione Michele Ciarla Francesca Valla
PRODUZIONE ANFITEATRO
PROGETTO PIATTAFORMA DI UNOTEATRO

Tomaso (con una emme), è un bambino un po' particolare: ama il western.
E' assolutamente consapevole, o meglio gli altri, prendendolo continuamente in giro lo rendono consapevole che quello è un gioco vecchio del passato a cui nessuno vuole giocare più.
E infatti Tomaso, anche a causa di quello, è un bambino solitario.
Forse neppure lui vorrebbe vestirsi da sceriffo, anche perché la sua ammirazione va tutta verso gli indiani, ma quello è tutto quello che gli resta di suo padre, sparito dalla sua vita e migrato altrove, con il quale condivideva solo la sua passione per i film western.
Ma un giorno, mentre si apprestava a guardare la sua serie preferita, un cartone del passato con protagonisti un giovane cowboy e il suo cavallo, il televisore smette di funzionare.
Arrabbiato decide di uscire di casa e così, fatalmente inizia l'avventura.
un po' più grande, e con lei inizia una grande amicizia fatta di intesa, fantasia e gioco. Subito conosce un muratore che gli regala delle assi con le quali Tomaso si costruisce una capanna tutta sua e della quale va molto fiero e poco dopo, sempre alla capanna, incontra Carolina, una bambina
Un giorno, di ritorno da un'avventura fantastica, dopo avere salutato la sua amica con un bacio, Tomaso si ritrova davanti allo specchio della sua camera ancora vestito da sceriffo; guarda quell'immagine e sente che qualcosa dentro di se è cambiato e che inevitabilmente è arrivato il momento di risolvere quelle sensazioni con…un duello.
Lui sa di essere veloce a sparare, ma sa pure che anche l'immagine riflessa sarà veloce…
“Tom e Carolina” è uno spettacolo attraversato da temi cruciali la contemporaneità.
Dalla solitudine che comporta il rapporto univoco ed implosivo tra bambino e televisione (ma potrebbe essere un qualunque altro device) parte un percorso di lenta epifania, dove con fatica sono recuperate dimensioni fondamentali della vita emotiva; l'incontro con Carolina infatti dà a Tomaso la possibilità di riattivare la sua capacità di immaginare, ma soprattutto di vivere un intenso rapporto di amicizia, di incontro con l’altro, che genera la riscoperta di un sé fatto di corpo e di mente, che pensa e immagina. Facoltà, queste, fondamentali per una vita individuale e sociale di cui essere artefici.

Età consigliata: +5
Durata: 55 min