Tradizionale Sfoio
Ancora una pagina di storia locale
nei ricordi dei non giovanissimi affiorano sovente le varie fasi di lavorazione e crescita di una graminacea, il mais i granoturco, graminacea che occupava circa metà del terreno coltivabile. Si seminava a maggio e verso settembbre ogno pianta portava due o più pannocchie, gonfie di chicchi di mais. Quel mais assicurava alla famiglia la farina sufficiente per quella polenta quotidiana che era la base dellalimentazione contadina.
E, ad autunno inoltrato, quando i grandi lavori della campagna erano terminati, le pannocchie ben mature e asciutte, erano sistemate in un locale adeguato e in compagnia di amici e parenti si "sfoiava" in grande allegria: era una "festa" che si celebrava in ogni famiglia.
Ora i contadini sono cambiati, tanto che la coltivazione del granoturco, in zona, è scomparsa quasi completamente e di conseguenza anche la necessità di "sfoiar".
Per gli appassionati della tradizioni locali il Gruppo Folkloristico organizza nel tardo autunno uno "sfoiò" tale e quale una volta: le pannocchie ammassate a mò di collinetta al centro della grande cucina; attorno persone di tutte le età, come una grande famiglia patriarcale, intente al proprio lavoro; che "sfoia" e chi sistema le pannocchie n mazzetti; che fa un po dordine in tutto quel miscelare di " manze sfoiade" e "sfoiazi"; e non mancano gli amici della "bisca", che accennano qualche vecchia melodia, mentre si spande nellaria il classico profumo "de castegne" ormai pronte e di vin "brulè". E a lavoro ultimato, un momento di distensione, fra discussioni e commenti per gli adulti, giochi per i ragazzi, in un clima da "filò" daltri tempi.
organizzazione: Gruppo Folkloristico di Caldonazzo