Trentatrè trentini

Stagione Teatrale di Cles 2007/008

Club Armonia
Trentatrè trentini
di Renzo Fracalossi
regia di Renzo Fracalossi

Raccontare in poche battute ed in brevi riassunti la storia del Trentino, seppur per sommi capi ed in forma oltremodo semplice, non è compito agevole. Il tentativo è stato comunque fatto nella consapevolezza di quanto la storia locale, che è spesso paradigma della storia europea, sia poco nota agli stessi Trentini.
Nessuna presunzione ha animato questo modesto modo di narrare i secoli e gli uomini, ma solo l’auspicio di aver così facilitato, a noi stessi, il delineare i sempre confusi orizzonti delle molte identità di questa gente della montagna e del confine, attraversata dalla storia del continente intero e perciò figlia di contaminazioni e confronti.
Il tentativo è insomma quello di narrare, nella consapevolezza che, senza narrazione, non c’è memoria e senza memoria non c’è comunità. Purtroppo l’invadenza tecnologica e le modernità globali incombenti hanno tolto protagonismo al racconto degli uomini ed al fascino proprio della tramandare orale di quel racconto.
Ebbene, “Trentatre Trentini” rappresenta una volontà di scoprire il senso intimo del racconto, del “filò”. Un “filò” tessuto fra i secoli, dove tutto scorre davanti allo spettaore con la leggera magia della parola.
Oggi da molte parti si avverte il bisogno di riscoprire, di rileggere, di ri – conoscere. Parecchi sono gli stimoli e le suggestioni. Si tratta solo di cercarli, con l’ausilio del teatro popolare, per offrire così anche alla scena dialettale qualche nuova prospettiva.
Se questo lavoro ha un significato ed un’utilità spetta al pubblico dirlo e se l’insieme delle tante vicende qui condensate è di qualche piacevolezza, il merito esclusivo è di coloro che lo interpretano e che, stando nel Club Armonia, sanno stare dentro una storia di popolo e provano a darle voce.