Trentino Book Festival 2016 - eventi 19 giugno
Ore 10.45 | Teatro San Sisto
Alberto Pellai con Carlo Martinelli
Tutti i limiti del desiderio
Crescere oggi nel mondo digitale, tra bisogni reali, bisogni indotti dal mercato, social network e adulti sempre più assenti
Bambini e adolescenti che appartengono alle nuove generazioni, quelle che nascono e crescono nel terzo millennio, vengono definiti nativi digitali. Il loro ambiente di vita è caratterizzato dalla massiccia presenza di nuove tecnologie e gli stimoli che ricevono all’interno del contesto educativo da parte degli adulti significativi sono sempre più integrati, spesso in modo disfunzionale, da ciò che invece imparano e acquisiscono nella frequentazione di Social network, nella navigazione su Internet, nei media di riferimento e più in generale nel loro contesto socio-culturale spesso gestito e manipolato dai bisogni di profitto delle multinazionali che agiscono su scala globale.
Davvero la legge del desiderio nella vita dei nostri figli è diventata la legge del mercato? Davvero oggi desiderare significa possedere e avere beni di consumo, oggetti status symbol, protesi di un’identità svuotata di senso e significato? A queste e altre domande risponderà Alberto Pellai, prendendo spunto dai suoi ultimi libri e aiutando genitori ed educatori ad “alzare lo sguardo” e a sostenere una crescita in cui il desiderio è “desiderio di essere” e non desiderio di “avere o apparire”.
Ore 11.45 | Pineta
Francesca Negri con Anna Mazzotti
In collaborazione con Palazzo Roccabruna.
“Almeno una volta nella vita”. LA CULTURA DEL BERE È CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI LIMITI
Con una degustazione di Trentodoc a cura del sommelier Paolo Benati.
Su prenotazione, fino a esaurimento posti.
1001 vini da bere almeno una volta nella vita, più o meno blasonati e scelti dall’infinita carta dei vini della produzione mondiale: partendo dalle 516 etichette dell’Italia, si sconfina nelle regioni vinicole europee (Francia, Spagna, Germania in primis), fino ad approdare in altri continenti (Stati Uniti, Australia, Cile, Nuova Zelanda, Libano, Israele). Un giro del pianeta avvincente, alla scoperta di nettari di Bacco capaci di restare nel cuore e di raccontare storie di uomini e territori in 1001 schede, che rappresentano delle vere e proprie “carte d’identità” dei vini, con tutte le informazioni necessarie per goderseli al meglio: abbinamenti ideali, temperature a cui servirli, curiosità sulla storia delle cantine che li producono.
Ore 12.15 | Casa della Cultura
Mariapia Veladiano con Luciana Grillo
In collaborazione con Soroptimist Italia
Una storia quasi perfetta
Un amore così perfetto. O è solo la storia eterna della vittima e del seduttore? Lui è il proprietario e l’anima di un’azienda di design per collezioni di moda, carte e oggetti. Lei, Bianca, insegnante di discipline pittoriche in un liceo delle arti, gli propone una serie di disegni ispirati ai fiori. Disegni bellissimi, luminosi, unici. Lui se ne innamora e, come fa sempre, decide di prendere non soltanto l’opera ma anche l’artista, singolare e incantevole come quei disegni.
Ore 14.30 | Pineta
Heinz Steinkötter con Diego Andreatta
Con la partecipazione del Coro La Tor
In collaborazione con la S.A.T., sezione di Caldonazzo
Sopra e sotto le nuvole. Ricordi della vita di un alpinista
A dieci anni da “La montagna del vecchio Heinz”, un nuovo libro, altrettanto autentico, originale. Racconta momenti e vita di un uomo che negli anni giovanili non aveva timore della verticalità, del vuoto e neppure degli abissi, e che oggi non ha paura della verità – di cercarla, viverla – anche se per farlo deve affidarsi più ai suoi limiti che alla forza dei suoi successi, più a debolezze da comunicare che a conquiste da affrontare. In questo libro Steinkötter, con pudore raro non solo fra gli alpinisti, dona a chi lo legge le “saggezze” che ha ricevuto dalla vita (“sopra e sotto le nuvole”), ma non cela neppure le delusioni. Sembra piuttosto voler seguire le tracce di Francesco, il papa, (ma c’è anche il racconto di un viaggio alla ricerca del Francesco “poverello di Dio”) quando riconosce che “siamo peccatori, e occorre rialzarsi dopo ogni caduta”. Dove la parola chiave sta in quell’ “e”, invece del “ma”. Nell’animo dell’uomo ci sono burroni più profondi che in montagna, ma anche al loro fondo essi non riescono a nascondere la luce che fa dell’uomo un figlio di Dio. È di queste luci che Heinz Steinkötter va in cerca e che, nella “terza fase” della sua vita, racconta. Sono le vette di nuove conquiste.
Ore 15 | Campo sportivo
Franco Causio con Francesco Marcovecchio
In collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Audace”
Franco Causio: “Vincere è l’unica cosa che conta”
Un ragazzino del sud che diventa uno dei campioni più amati nella Torino della Fiat. Fama di ribelle e piedi d’oro, Franco Causio si racconta per la prima volta. Classe e dribbling, piedi di velluto ed eleganza atletica: Franco Causio, il “Barone”, ha fatto della fantasia uno dei suoi tratti distintivi. Nato a Lecce, dodici stagioni alla Juventus, 6 scudetti, tre Mondiali (compreso quello vinto nell’82), una coppa Italia, una coppa Uefa: campione indiscusso e uomo di pochissime parole. In questo libro, per la prima volta si racconta con la schiettezza che l’ha sempre caratterizzato e rievoca tempi e personaggi del grande calcio degli anni Settanta e Ottanta. Da Bearzot a Boniperti, da Giovanni Agnelli al presidente Pertini, con il quale Causio giocò una ormai leggendaria partita a scopone. Non solo calcio, quindi, ma anche un’Italia piena di speranze e cambiamenti, con gli stadi ancora pieni e campioni che si spalavano da soli la neve per liberare il campo e giocare.
Ore 16 | Teatro S. Sisto
Sveva Casati Modignani con Luciana Grillo
In collaborazione con Soroptimist Italia
Omaggio a Sveva: progressista, anticonformista, femminista, romantica
Bice Cairati, insieme con il marito Nullo Canteroni, ha dato vita a Sveva Casati Modignani, autrice prolifica di moltissimi successi, a partire dal 1981, quando pubblicò Anna dagli occhi verdi. Il lavoro di autori “a quattro mani” è andato avanti per molti anni, con risultati sempre lusinghieri, fino alla morte di Nullo, avvenuta nel 2004. Bice, dimostrando forza di carattere e capacità creative non comuni, ha continuato a scrivere per un pubblico ormai fedele, attento e interessato alle sue storie che hanno accompagnato, nel bene e nel male, la nostra società, i cambiamenti, le crisi. Forse è proprio questo uno dei motivi del successo, tanto che l’insieme dei romanzi si può leggere in una prospettiva sociologica.
Ma naturalmente c’è dell’altro: le storie che Bice confeziona sono le storie in cui ciascun lettore/lettrice può trovare e riconoscere aspetti della propria vita: ci sono il mondo delle donne, la famiglia, gli amori, i rapporti di parentela, i problemi intergenerazionali, le tradizioni e le innovazioni… Una giornalista del Corriere della Sera, Cristina Taglietti, ha definito Bice/Sveva «progressista, anticonformista, femminista, romantica». Una donna a tutto tondo, insomma. Ed è a lei, che vive a Milano, nella stessa casa in cui ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza, che il TBF – da Caldonazzo, incantevole piccolo paese che si affaccia sul lago – rivolge un ringraziamento sentito, dando voce a tutti i lettori e le lettrici che in tanti anni hanno imparato a conoscerla e ad amarla.
Ore 17.15 | Giardino
Magdi Cristiano Allam con Fausta Slanzi
Islam. vi spiego perché siamo in guerra (anche se non si vede)
“Siamo in guerra. È il Jihad, la guerra santa islamica, scatenata dal terrorismo islamico dei tagliagole, che ci sottomettono con la paura di essere decapitati, e dei taglialingue, che ci conquistano imponendoci la legittimazione dell’islam. È la Terza guerra mondiale, che vede partecipi la Finanza speculativa globalizzata, l’Eurocrazia, lo Stato-Mafia e la Chiesa relativista; che distrugge l’economia reale e impoverisce i popoli, spoglia gli Stati della sovranità e pone fine alla democrazia sostanziale, scardina la certezza di chi siamo e ci trasforma nel meticciato etnico e culturale. È ora di prendere atto della realtà della guerra in atto, essere consapevoli che, o si combatte per vincere, o la subiremo e saremo sottomessi all’islam.”
Ore 18.30 | Corte Celeste
Chiara Turrini (voce) con Lorenzo Bertoldi (viola)
Tra nubi di zolfo
Pagine dal ‘’Doctor Faustus’’ di Thomas Mann. Musiche di J. S. Bach, G. Kurtag e C. Ambrosini. In collaborazione con la Civica Società Musicale di Caldonazzo
Il tragico protagonista del ‘’Doctor Faustus’’ è Adrian Leverkun, musicista sassone di educazione protestante, che stipula un patto con il diavolo per raggiungere fama e gloria, che raggiungerà per poi precipitare nella pazzia. Chiara Turrini legge pagine tratte dal capitolo centrale del libro, quello nel quale Adrian e Satana stipulano la sciagurato patto, alternandosi ai commenti della viola di Lorenzo Bertoldi. Il titolo si rifà ad una frase del violinista Carl Flesch, a commento della Ciaccona di J.S. Bach dalla Partita BWV 1004: in programma ci sono alcuni movimenti da quella Partita, i sei pezzi brevi ‘’Jelek’’ del compositore ungherese contemporaneo Georgy Kurtag e ‘’Seconda Vita’’ del compositore veneziano Claudio Ambrosini.
Ore 18.30 | Casa della Cultura
Vito Mancuso con Alberto Faustini
Alla ricerca del divino perduto, tra miti effimeri e desiderio di spiritualità
L’idea di Dio sembra essere scomparsa dall’orizzonte di noi occidentali, sempre più ossessionati da miti effimeri e ormai disposti a vendere al miglior offerente persino la nostra libertà. La sua assenza ci ha lasciati orfani di una guida in grado di orientare l’esistenza verso il bene e la giustizia, e per questo diventa necessario riflettere oggi sulla questione del divino. Ma quale Dio? Come possiamo ancora immaginarlo? E quale destino gli è riservato? Vito Mancuso ci accompagna in un viaggio tra le problematiche raffigurazioni della divinità che nei secoli hanno accompagnato la nostra storia. E con coraggio ci sfida ad affrancarci dall’immagine tradizionale del Padre onnipotente e a riscoprire il valore di una divinità completamente partecipe nel processo umano, capace di comprendere i principi dell’impersonale e del femminile.
Ore 19.45 | Teatro S. Sisto
Serena Dandini con Fausta Slanzi
Il futuro di una volta: due generazioni che non si capiscono ma devono provarci
Un romanzo autentico e vitale che, con un umorismo irresistibile, ci mette di fronte alle nostre più intime debolezze. Personaggi tragicomici e strepitosi, pagine piene di ritmo, per raccontare anzitutto un conflitto attualissimo, quello tra due generazioni che non si capiscono ma devono provarci.
C’è un momento preciso della vita in cui, se ti guardi indietro, senti che sei diventato adulto. È l’istante in cui accetti di essere fragile. Laury, quella svolta, non l’ha ancora avuta. A quasi settant’anni si sente una ragazzina assieme al suo gruppo di amici fricchettoni, un mucchio di teste leggere e generose che le hanno riempito la vita. Quel momento non è arrivato neppure per sua figlia Elena, trentasette anni e un anonimo posto da impiegata alla Softy. Dal suo ufficio guarda il mondo a distanza, senza mai abbandonare una dieta a basso contenuto di emozioni. È rimasto fermo allo stesso punto anche Yves, nonostante i continui giri sulla Senna con la sua chiatta. Ogni settimana cena al bistrot della bella Béatrice, per la quale ha un debole da tempo, eppure non ha mai trovato il coraggio di farsi avanti… Cosa hanno capito di se stessi, dopo tanti anni? Forse poco. Ma a volte è il destino a metterti davanti agli occhi quello che sei. Così, quando tutto precipita, Laury non può più fingere di essere la leonessa dei suoi vent’anni ed Elena deve ammettere che ha bisogno dei sentimenti. E Yves, il coraggio per lasciarsi andare, dovrà cercarlo a ogni costo.
Ore 21.30 | Piazza Municipio
Audiospettro in
Brilla
Piccola opera rock di Pino Loperfido
Voce narrante: Layla Betti e Denis Fontanari . Con la partecipazione di Andrea Lelli . e di Max Lo Buono . Una produzione Trentino Book Festival. In collaborazione con l’Associazione Eye in the Sky .
Il Maggiore Tom sta orbitando attorno al pianeta Terra e sette miliardi di umani si stanno preoccupando per lui, per la comunicazione difettosa, per il fatto che ci potrebbero essere dei seri problemi per il suo rientro a casa. Qualcuno allora prova a mettersi in contatto con lui, chiamandolo affettuosamente Tommy, e raccontandogli di quanto va accadendo sulla Terra, fornendo un aggiornamento sugli ultimi decenni che l’umanità ha trascorso quaggiù. Le notizie dallo spazio non sono buone. Ma quelle provenienti dalla Terra non sono certo migliori...
Ideato e scritto da Pino Loperfido, questa opera rock chiama a raccolta poesia, astrofisica, religione e musica rock per lanciare un messaggio forte e chiaro. La civiltà terrestre ha imboccato un cammino di declino. E solo un serio percorso di consapevolezza e un’assunzione di responsabilità potranno scongiurare il peggio. E il punto di partenza di questo cammino potrebbero essere le stelle, il mistero celeste, l’immensità inimmaginabile dell’universo nel quale la Terra – come appare nella celebre fotografia battezzata Blue Pale Dot – non è altro che un granellino di sabbia disperso nell’oscurità.