Trentino d'autore Winter

Convegno

Torna, dopo il successo degli appuntamenti estivi, la rassegna “Trentino d’Autore”, gli incontri con i libri e gli scrittori, organizzati da oltre un decennio dall’Azienda per il Turismo Terme di Comano-Dolomiti di Brenta e condotti dal giornalista Alberto Faustini, direttore responsabile dell’Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento.

• Per questa seconda edizione del “Trentino d’Autore inverno”, ritorna Lilli Gruber, che a Comano ha già registrato il tutto esaurito lo scorso gennaio con “L’altro Islam”. Quest'anno presenterà l suo nuovo libro Chador. Nel cuore diviso dell’Iran, ed. Rizzoli.
Il velo, i turbanti. Il sesso, la droga (e il rock and roll). La gloria dell’Impero persiano. La sfida all’Impero americano. I giornalisti in carcere. I blog su internet. Il sorprendente ritratto di un Iran mai visto.
Il chador è il simbolo dell’Iran, e della legge islamica che lo governa. Per alcune donne è garanzia di libertà e di protezione, per altre segno e strumento di oppressione. Sotto il grande velo che copre la società iraniana, passata nel 1979 dalle mani dello Scià a quelle di Khomeini e dei suoi ayatollah, di nasconde un Paese diviso tra bellezza e tragedia, tra ricchezza e ingiustizia. Un Paese radicato nella tradizione ma profondamente attratto dalla modernità. Lilli Gruber ha voluto sollevare quel velo per vedere da vicino, senza i pregiudizi delle opposte propagande, la realtà di questa grande nazione, culla dell’Islam sciita e della sua Rivoluzione. Il suo è un viaggio nel presente della politica – dalle elezioni presidenziali che hanno portato alla vittoria l’ultraconservatore Ahmadinejad al braccio di ferro sul nucleare – e attraverso i luoghi della storia: dall’antica Persepoli alle città sante di Mashhad e Qom, dalla Isfahan dei tappeti preziosi alla città martire di Khorramshahr, dove nel 1980 Saddam Hussein ha dato inizio alla sua lunga guerra.
Chador è soprattutto una sorprendente immersione in una società schizofrenica, in cui la teocrazia dei mullah convive in precario equilibrio con una diffusa ansia di libertà, e i veli neri si alternano ai foulard verde acido di moda questa primavera-estate. Lilli Gruber incontra intellettuali e giornalisti perseguitati, la figlia di Khomeini e Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace. Intervista tassisti e pellegrini, imam e ex Mujaheddin, calligrafi e weblogger. Visita centri per ragazze maltrattate e affollati studi di chirurghi plastici, entra nelle moschee più sacre e nelle case dell’alta società. In queste pagine, ci permette di avvicinarci a un Paese pieno di contraddizioni e di osservare in una luce completamente diversa il duro scontro che oppone oggi il regime degli ayatollah all’amministrazione Bush. Per immaginare nuovi scenari che non siano quelli di una ennesima, catastrofica guerra in Medio Oriente.

Lilli Gruber, giornalista e saggista, prima donna a presentare un telegiornale in prima serata, dal 1988 segue come inviata per la Rai tutti i principali avvenimenti internazionali. Nel giugno 2004 viene eletta al Parlamento europeo. Nel 1990 ha scritto con Paolo Borella per la Rai-Eri Quei giorni a Berlino; con Rizzoli ha pubblicato I miei giorni a Baghdad (2003) e L’altro Islam (2004), entrambi disponibili nella Bur

• Il secondo appuntamento è previsto per il 5 gennaio con Viva le vacanze conferenza-spettacolo di Duccio Canestrini, antropologo, scrittore e giornalista, per anni inviato di “Airone”.
Mare, montagna, città d’arte, avventure tropicali... Dove si va in vacanza è un argomento di conversazione cui pochi resistono. Perché si viaggia, invece, è una domanda che raramente ci si pone. Come mai? Ciascuno ha i propri motivi, evidentemente. Ma la mobilità ludica, nella società contemporanea, nasce da vissuti abbastanza comuni. La vita di tutti i giorni, la routine, il lavoro, la famiglia, le regole e le costrizioni della quotidianità. “Che stress!”, quante volte lo diciamo e lo sentiamo dire? I ritmi che stancano producono la voglia di staccare.
Affrontare la vacanza in prospettiva antropologica vuol dire anche interrogarsi sul mito dell'Eden e sulla nostra breve latitanza rispetto all’ordine della produttività. Le logiche del consumo hanno colonizzato il nostro immaginario: in trasferta nelle Alpi o ai Caraibi, ci aspettiamo paradisi e "autenticità" che probabilmente non esistono se non nella nostra fantasia. D’altro canto l’evasione è incoraggiata perché dobbiamo tornare rigenerati...
Ma è un ragionamento o un divertimento? Entrambe le cose. Duccio Canestrini presenta i contenuti di questa “conferenza spettacolo” in teatro, con supporti visuali e documenti sonori. In pratica, si tratta di un assemblaggio di stampe antiche, vignette umoristiche, immagini pubblicitarie, quadri, spezzoni di filmati, brevi passi letterari registrati, brani di canzoni. Il tutto accompagnato dalle parole dell’antropologo.

Gli incontri con l’autore si inseriscono in un calendario molto ricco di avvenimenti ed appuntamenti, organizzati dall’Azienda per il Turismo Terme di Comano – Dolomiti di Brenta, che prenderanno il via con l’apertura della stagione invernale delle Terme di Comano, prevista per il 17 dicembre e che si concluderà il 21 gennaio. Da tre anni ormai, la moderna struttura termale di Comano, offre le sue benefiche acque, indicate soprattutto per la cura ed il benessere della pelle, anche d’inverno.
Per informazioni è a disposizione l’APT Terme di Comano-Dolomiti di Brenta