Troublemakers: The Story of Land Art

Un documentario sull'epoca d'oro della Land Art e i suoi protagonisti, con rari filmati storici e nuove spettacolari immagini delle opere più celebri

Cinema - adatto a adulti

 

La rassegna cinematografica Settearti, programmata all'Auditorium “Fausto Melotti” di Rovereto dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, propone per venerdì 11 marzo «TROUBLEMAKERS – The Story of Land Art», il quarto dei cinque titoli in calendario.

Si tratta di un documentario del regista statunitense James Crump che racconta l'esaltante epoca d'oro della Land Art, tra la fine degli anni '60 e l'inizio anni '70. Ne furono protagonisti artisti come Walter De Maria, Michael Heizer e Robert Smithson, che superarono i confini della pittura e della scultura per intervenire su laghi e deserti, montagne e pianure, spazi sterminati del sud-ovest americano. Le loro installazioni monumentali, che furono denominate earthworks, modificavano l’ambiente naturale in cui erano inserite, comportando lo spostamento di tonnellate di terra o di roccia, oppure immettendo elementi metallici in ampie porzioni di territorio.

 Il film, presentato in anteprima europea lo scorso ottobre alla nuova Fondazione Prada di Milano, celebra il carattere ribelle, eroico e iconoclasta di figure che sfidarono le convenzioni dell’ambiente artistico dell’epoca, attraverso il montaggio di rari filmati storici, nuove riprese aeree realizzate in California, Nevada, New Mexico e Utah e interviste ad artisti come Vito Acconci, Carl Andre, Walter De Maria, Michael Heizer, Nancy Holt, Dennis Oppenheim, Charles Ross, Robert Smithson, Lawrence Weiner. Non mancano gli interventi di testimoni diretti di questa esperienza artistica quali Germano Celant, Paula Cooper, Virginia Dwan, Gianfranco Gorgoni, Pamela Sharp, Willoughby Sharp e Harald Szeemann.

«Era necessario raccontare questa storia – spiega il regista – e recuperare lo spirito che animava la Land Art in compagnia di quei ribelli che attraverso i loro lavori definirono questo movimento. È essenziale che una generazione di artisti più giovani di loro riscopra questi 'troublemakers' per comprendere che il fare arte non è finalizzato semplicemente al mercato e che la celebrità o il profitto non sono motivazioni sufficienti per intraprendere una carriera artistica.»

 «TROUBLEMAKERS» ci spiega come il soggetto dell'arte possa diventare la terra, con gli earthwork a rappresentare i simboli di un ribellione nei confronti di spazi chiusi e statiche convenzioni.

 La proposta di «TROUBLEMAKERS», che secondo il Wall Street Journal si merita un posto tra i migliori documentari d'arte mai realizzati, si lega all'imminente mostra del Mart su Giuseppe Penone , artista spesso assimilato alla tradizione della Land Art.

La proiezione, in lingua inglese con sottotitoli in italiano, è a cura del Centro Servizi Santa Chiara

Dove: Auditorium Melotti

Costo: 5 Euro

Informazioni: T. 0461.213834, E-mail info@centrosantachiara.it

parte di: Settearti

organizzazione: Centro servizi culturali S. Chiara