Ucraina: la rivoluzione arancione alle spalle

Convegno

Martedì 12 ottobre 2010, alle ore 18,00, a Borgo Valsugana, nella Sala riunioni della Biblioteca comunale (Via XXIV Maggio 7) il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale organizza l’incontro-dibattito Ucraina: la rivoluzione arancione alle spalle. Interviene Vasile Buga. Introduce Massimo Libardi.

Le elezioni presidenziali che si sono tenute all'inizio di quest'anno hanno radicalmente mutato la scena politica dell’Ucraina. La "rivoluzione arancione" che tanto aveva appassionato oggi sembra un episodio appartenente ad un pasato remoto.

Il vittorioso presidente Viktor Yanukovych (i brogli per la sua elezione avevano fatto da detonatore alla rivoluzione arancione) la ha intrapreso una radicale revisione dell’identità nazionale dell'Ucraina, che volge le spalle non solo all’era Yushchenko, ma anche a tutto il periodo successivo all’indipendenza conseguita nel 1991. Come notava di recente Taras Kuzio, i presidenti che si sono succeduti a Kiev dopo il 1991 hanno promosso e coltivato un’identità nazionale ucraina a partire dai lavori dal decano della storiografia nazionale, Mykhailo Hrushevsky, che nel 1918 fu presidente dello stato ucraino indipendente.

Recentemente, Yanukovych e il Ministro dell’istruzione Dimitry Tabachnyk hanno delineato le linee guida per riscrivere i testi scolastici: si abbandona il quadro tratteggiato da Hrushevsky e si apre all’influenza russa.

Yanukovych, ha utilizzato il suo secondo viaggio di stato in America (22-24 settembre) per chiarire le sue posizioni e intenzioni nei confronti dell'Occidente. In Europa e negli Stati Uniti diversi analisti e uomini politici nutrono crescenti preoccupazioni per le posizioni che Kiev sta assumendo nei confronti di Mosca, preoccupazioni che si sono aggravata dopo l'accordo dello scorso aprile, che ha visto la proroga fino al 2042 dell’affitto alla Russia della base navale di Sebastopoli in cambio di uno sconto sul prezzo del gas.

Yanukovych ha sostenuto che l’integrazione europea resta la principale priorità del suo governo, una scelta strategica. Allo stesso tempo ha ribadito la necessità di sviluppare i rapporti con Mosca, per rimuovere le “tensioni non necessarie” fra i due paesi e per garantire la stabilità delle forniture di gas dirette in Europa.

Questi sono alcuni dei temi di cui si discuterà nel corso dell’incontro-dibattito con Vasile Buga, organizzato dal Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale, che si svolgerà a Borgo Valsugana martedì 12 ottobre 2010, alle 18,00, nella Sala riunioni della Biblioteca comunale (Via XXIV Maggio 7).

L’iniziativa è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.


organizzazione: Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale