Ulisse o il coraggio del proprio destino
Recital di letture e musiche a partire dal canto XXVI della Divina Commedia
di MONI OVADIA
con Moni Ovadia Stefano Albarello: canto e qanûn Maurizio Dehò: violarda Lectura Dantis
canto XXVI dell’Inferno - con musiche dal vivo di tradizione greco-ottomana
MONI OVADIA è un grande intellettuale contemporaneo che ha sempre avuto come filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria la tradizione composita e sfaccettata, il "vagabondaggio culturale e reale" proprio del popolo ebraico e della figura dell’esiliato in genere. In questo spettacolo si confronta con il canto XXVI dell’Inferno Dantesco in cui emerge la figura di Ulisse.
Un Ulisse che nella “Divina Commedia” chiama i compagni "fratelli" e li incita ad interrogarsi sul senso della vita e a non privarsi nell'ultima parte dell'esistenza della possibilità di continuare a conoscere. Una grande lezione di consapevolezza e un richiamo a quei valori che distinguono gli esseri umani dalle bestie.
MONI OVADIA nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita. Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d'artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi.
Nel 1984 comincia il suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in collaborazione con artisti della scena internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via proponendo sé stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un "teatro musicale" assolutamente peculiare, in cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di straordinario intrattenitore, oratore e umorista.
Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il "vagabondaggio culturale e reale" proprio del popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante, quell'immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il futuro.
Ingresso Euro 10
Informazioni sulla prevenditaBiglietto acquistabile fino ad un'ora prima dell'evento sul sito:
spettacolo fuori abbonamento