Un Vescovo tra guerra e pace

Mons. Celestino Endrici

Incontri e convegni , Convegno

Nell'ambito della mostra Val di Non. Sguardi sulla Grande Guerra l'incontro dal titolo "Un Vescovo tra guerra e pace: Mons. Celestino Endrici".

RELATORE: Don Fortunato Turrini

Celestino Endrici Vescovo di Trento nella I Guerra Mondiale

RELATORE: Marco Odorizzi, Direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi

COORDINA: avv. Marcello Graiff

Accompagnamento musicale del Coro Sette Larici

La figura del vescovo di Trento Celestino Endrici si staglia sul movimentato panorama trentino del primo Novecento con il vigore e l’imponenza dei personaggi decisamente non ordinari. Nato a Don il 14 marzo 1866, egli fu fin da giovanissimo uno dei principali interpreti e dei più determinati animatori di quella «grande avventura» che a cavallo del 1900 porterà il movimento cattolico trentino a mutare radicalmente il volto di questa umile terra di confine, imprimendovi alcuni tratti tanto profondi da divenire parte della sua stessa identità. Assurto alla cattedra episcopale di San Vigilio nel 1904, a soli 37 anni, fu chiamato a guidarla tra le grandi sfide del secolo breve, dispiegando un ambizioso progetto episcopale che seppe muoversi con fermezza e coraggio in un groviglio di problematiche identitarie e politiche, prima ancora che pastorali. Costretto ad assistere per ben due volte con desolante impotenza alla partenza dei suoi diocesani per i lontani teatri di una guerra mondiale, proprio scrutando questi dolorosi scenari, all’età di 76 anni, si spense infine il 29 ottobre 1940, tra le promesse – in gran parte disattese – «che la sua opera lunga, vasta e molteplice […] sarà scritta a caratteri d’oro della storia della nostra arcidiocesi». Se è spesso possibile rintracciare nella personale vicenda biografica del Vescovo i tratti salienti della vita collettiva della sua diocesi, è però in particolare nell’esperienza della prima guerra mondiale che il dramma comunitario dei trentini pare saldarsi a quello individuale del suo Pastore. Ecco perché, in un certo senso, sostare sulle pieghe di una peculiare vicenda biografica sembra oggi una possibile chiave per spalancare le porte dello sguardo su quello che la Grande guerra significò per la gente trentina, andando oltre gli stretti angoli visuali proposti dalla propaganda nazionale...


organizzazione: Centro Culturale d'Anaunia