Un sorriso di neve

Convegno

Presentazione del libro
Un sorriso di neve
di Alessandro Anderle
con la presentazione di Marcello Farina
Ed. Publistampa

Un sorriso di neve è un racconto, di carattere riflessivo-filosofico, che segue l'andamento parallelo e, dal punto di vista della narrazione intrecciato, di due storie che solamente alla fine si incontrano.
Il protagonista della prima storia è un ragazzo a cui è sempre piaciuto studiare, scrivere e compiere riflessioni filosofiche. Il racconto ha inizio in una fase molto particolare della sua vita: una fase di profondo cambiamento personale in cui vengono dismesse, nello stesso momento, diverse attività che avevano caratterizzato per molto tempo la sua quotidianità. Proprio in quella sera il Ragazzo ritrova una persona che in passato aveva significato molto per lui, un amore mancato il cui ricordo è ancora vivo nella sua mente. La ragazza è una compositrice, non sa suonare nessuno strumento ma riesce a comunicare, non solamente emozioni, attraverso la scrittura delle note.
Il secondo racconto narra la storia di un cervo, scampato alla morte appena nato e da allora solitario, territoriale e dominante. Alle volte è il caso che ci obbliga all'esilio di solitudine, per il Cervo fu sentimento di scelta. Fisicamente molto più grande dei suoi simili alpini, si stabilisce quasi sulla cima di una montagna, cosa non comune per i cervi, e grazie a quella posizione quasi irraggiungibile non incontrerà nessun essere umano. Così passa i primi giorni di vita: le piante e gli animali non fanno conto di giorni. Il passato non è sentiero tracciato a senso unico, il tempo è ciclo di stagioni infinito.

ALESSANDRO ANDERLE: nasce a Trento il 22 agosto 1986. Durante il periodo liceale si dedica anima e cuore al tiro con l'arco, grazie al quale impara a conoscere se stesso. Dal 2005 al 2006 collabora con la pagina della cultura del quotidiano "Trentino", nel 2011 si laurea in filosofia e attualmente insegna in una scuola superiore. Nel 2012 comincia a scrivere, per necessità di ricerca personale.

DON MARCELLO FARINA: sacerdote, docente di filosofia all'Università di Trento e al Corso Superiore di Scienze Religiose della "Fondazione Kessler", studioso di Schleiermacher e Kierkegaard. Tra i suoi libri, apprezzati e amati da un pubblico sempre più vasto: Le parole nel quotidiano. I Vangeli domenicali per i non addetti ai lavori (Milano 2001); Parole che contano. Commento ai Vangeli domenicali, 3 voll. (Milano 2004, 2005, 2006). Per la casa editrice Il Margine ha pubblicato il volume A rinascere si impara. Filosofia per tutti (Trento 2006), un successo editoriale.
Il prete filosofo, come molti lo riconoscono, è un profondo conoscitore dell'animo umano, delle sue debolezze e virtù. Don Marcello Farina è un uomo di chiesa al passo con i tempi, che predica il Vangelo con un occhio alla modernità, alle sue contraddizioni e al rapporto spesso difficile e contraddittorio con la Parola. Tutto ciò ne fa spesso un religioso scomodo, per il suo volere essere vicino all'uomo della strada che spesso non capisce certe posizioni dottrinali della Chiesa e se ne allontana. È un personaggio di primo piano nel panorama culturale della nostra regione, sempre attento alle molteplici relazioni tra scienza e religione.