Un tempo per la maternità interiore

Convegno

Le Frontiere della psicanalisi

“Un tempo per la maternità interiore. Gli albori della relazione madre-bambino” (ed. Borla) a cura di Gina Ferrara Mori
Ne discutono Rita Colucci, Maria Cristina Stefanini, Luigia Cresti Scacciati e Morena Bertoldi dell'Associazione Nati per Leggere

Il presente volume è frutto del lavoro di un gruppo di psicoterapeuti e di psicoanalisti che si sono dedicati, nell'arco di cinque anni, alla creazione di un «Osservatorio della maternità interiore », finalizzato ad esplorare gli eventi mentali che attraversano l'esperienza della gravidanza ed i processi di trasformazione interna riconducibili alla ricerca del nuovo statuto identitario della gestante. I partecipanti all'Osservatorio (oltre a Gina Ferrara Mori, promotrice e conduttrice, Luigia Cresti Scacciati, Maria Rosa Ceragioli, Linda Root Fortini, Isabella Lapi, Arianna Luperini, Marco Mastella, Fiorella Monti, Laura Mori, Cristina Pratesi e Gabriella Smorto), co-autori del libro, sono accomunati da una lunga esperienza di formazione e ricerca attraverso la metodologia dell'Infant Observation. Ai fini dell'elaborazione delle esperienze svolte nei vari luoghi di accoglienza delle future madri, è stato privilegiato il modello di Esther Bick; l'indagine effettuata, pertanto, si distanzia dalle tecniche e dalle ricerche sulla gravidanza che si basano - in numero considerevole
- su questionari o interviste strutturate con formule diverse.
I materiali presentati provengono dai colloqui preliminari all'Infant Observation, dalle stanze di terapia, dai corsi di preparazione alla nascita, dalle Osservazioni continuative di donne durante tutto il percorso della gravidanza (pre-Infant Observation) e da colloqui e consultazioni di vario tipo.
Gli autori si muovono in un'ottica psicoanalitica, e il libro si rivolge principalmente a psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, a tutti i vari operatori dei servizi e agli addetti alla cura delle varie fasi della gravidanza e del parto (ginecologi, ecografisti, ostetriche, ecc). Scopo del lavoro è quello di favorire un nuovo clima di ascolto e di accoglimento delle gestanti, accompagnandole fin dagli albori della relazione con il feto/bebè, aiutandole a far fronte alla complessa gestione biotecnologica della gravidanza e del parto e consentendo loro di costruire un'«atmosfera» emozionale materna più intima. In Appendice al volume, un contributo originale di DINA VALLINO sull'utilizzazione clinica del costrutto di «maternità inferiore » elaborato dal gruppo di studio dell'Osservatorio.


organizzazione: Centro Studi di psicoanalisi applicata Gradiva