Un treno di perché

Teatro

Stagione di prosa di Borgo Valsugana e Grigno 2012/2013
A teatro con mamma e papà

Accademia Perduta Romagna Teatri
Un treno di perché
di Ferruccio Filipazzi e Luciano Giuriola
con Ferruccio Filipazzi
da un’idea scenica di Tinin Mantegazza

Un’ infinita curiosità spinge sempre i bambini verso il perché di ogni cosa. Con la loro mente veloce, libera e curiosa, ci riportano quesiti dall’apparenza bizzarra, a volte raggelanti; pongono domande e attendono risposte significative; hanno necessità di orientarsi per dare significato alle sensazioni che provano e lo fanno rivolgendosi a noi. Se per qualsiasi ragione l’adulto si sottrae al compito di risolvere l’ansia contenuta nella domanda del bambino – o si affida solamente alla correttezza scientifica della risposta – avviene un restringimento della comunicazione e dei rapporti; il bambino cercherebbe altrove le risposte su ciò che gli sta a cuore trasformando i genitori in dispensatori di servizi e non di significati. La risposta, la via d’uscita per l’adulto, passa tra verità visibile e immaginazione e il gioco della rappresentazione può essere il luogo in cui avviene una tale sintesi.

Un padre e il suo piccolo stanno giocando con un trenino. Il padre è sommerso dai tanti perché del suo bambino. Un po’ negandosi, un po’ stando al gioco affiora il ricordo di Natale, amico d’infanzia, e del suo papà ferroviere. Un papà ferroviere, forse capotreno, che aveva sempre voglia di regalare storie a grandi e piccini. Il paese di Natale erano poche case tra un pascolo e un campo di grano: la scuola, la chiesa, la piccola piazza e la stazione. Tutta la vita era lì. E così la sera, prima di andare a letto, ci si trovava tutti insieme con le famiglie a commentare la giornata, quello che era successo... a volte le sere erano più speciali quando arrivava il papà di Natale, che era l’unico abitante di quel paese che, viaggiando in treno, vedeva un mondo agli altri sconosciuto. E lui era in grado di rispondere alle domande e curiosità di tutti, grandi e piccoli. Ma il momento più speciale per Natale arrivava quando, entrato a letto, il papà era tutto per lui. In una notte, più magica delle altre, Natale, che era un bimbo un po’ cicciotto, attraverso le storie del suo papà, impara ad accettarsi e a capire anche “chi nasce un po’ più in là”.


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Borgo Valsugana - collaborazione comuni del Sistema Culturale Valsugana Orientale