Un viaggio dal cervello alla coscienza

Convegno

Il prossimo martedì, 1 aprile 2014, alle 18.00 al Teatro Sociale in via Paolo Oss Mazzurana a Trento si svolgerà il quinto incontro della serie Neuroscience&Society organizzata dal Centro Mente/Cervello dell’Università di Trento e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto con la collaborazione del Museo Civico di Rovereto.
Nel corso dell’incontro, dal titolo “Φ. Un viaggio dal cervello alla coscienza”, il professor Giulio Tononi, direttore del Center for Sleep and Consciousness dell’Università di Wisconsin-Madison e trentino dell’anno 2009, parlerà del fenomeno della coscienza, di come essa venga generata dal cervello e di come sia possibile misurarla.
«Ogni notte, quando ci addormentiamo, la nostra coscienza svanisce. Con essa svanisce l’universo privato di ciascuno di noi – persone e cose, suoni e colori, piaceri e dolori, pensieri ed emozioni, persino il nostro io – finché non ci svegliamo, o finché sogniamo. Cos’è la coscienza, e cosa significa? Che relazione ha con il mondo attorno a noi? Di cosa è fatta, e com’è generata dal cervello? E’ cosciente un neonato? Sono coscienti gli animali, quanto, e come? Si possono costruire machine coscienti? Per rispondere a queste domande – spiega il professor Tononi - occorrono non solo dati clinici e sperimentali, ma anche dei principi teorici. La teoria dell’informazione integrata (IIT) inizia dall’esperienza stessa e ne identifica le proprietà essenziali (esistenza, composizione, informazione, integrazione, esclusione). Di qui deriva le caratteristiche necessarie e sufficienti affinché dei sistemi fisici possano generare la coscienza, e dà loro una veste matematica». Secondo Tononi, la teoria spiega «in maniera semplice e unitaria un gran numero di osservazioni sui rapporti tra cervello e coscienza, conduce a varie previsioni sperimentali e a misure applicabili sia all’uomo che ad animali e macchine. Secondo la teoria, ogni esperienza è una struttura concettuale massimamente irriducibile, che può essere generata soltanto da sistemi fisici organizzati in modo particolare. Ne segue ad esempio che macchine “intelligenti”, anche se capaci di guidare l’automobile o intrattenere una conversazione, non sono coscienti, e neppure lo sono simulazioni al calcolatore del sistema nervoso. Secondo IIT, la coscienza è una proprietà intrinseca, che esiste in sé e per sé, indipendentemente da osservatori esterni. La teoria ha numerose conseguenze che riguardano il nostro posto nella natura, e implica che la crescita della coscienza è l’unico modo in cui l’universo acquista significato».
A seguire, è prevista la cerimonia di consegna del Premio Valentino Braitenberg per le Neuroscienze alla miglior tesi di dottorato in neuroscienze cognitive, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto attraverso la società Scienze Mente Cervello e giunto ormai alla seconda edizione.

L’ingresso è gratuito con biglietto ritirabile presso la cassa del Teatro Sociale il 31 marzo dalle 16.00 alle 19.00 e il martedì 1 aprile dalle 16.00 alle 17.45. http://www.unitn.it/cimec