Una mano mozzata a Spokane
per la prima volta in Italia una dark comedy dell’autore di Tre manifesti a Ebbing, Missour
di Martin McDonagh
traduzione e regia di Carlo Sciaccaluga
con Andreapietro Anselmi, Alice Arcuri, Denis Fontanari, Maurizio Bousso
light designer Federica Rigon
foto di scena Bianca Pirisino e Manuela Porchia
produzione ariaTeatro
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In una camera d’albergo Carmichael, un sicario di mezz’età a cui manca la mano sinistra, lascia un messaggio sulla segreteria telefonica della madre per rassicurarla sulla propria salute. Da questo momento in poi inizia una vicenda claustrofobica (l’azione si svolge nella stessa stanza dall’inizio alla fine). Il misterioso uomo è alla ricerca della propria mano sinistra da 27 anni. Due giovani innamorati, un ragazzo di colore e una bionda, spacciatori da quattro soldi, tentano di vendergli una mano sottratta al museo di storia naturale, provocando la furia di Carmichael, sotto lo sguardo di uno stralunato e inquietante concierge, ex galeotto, i cui interventi rischiano di far precipitare la vicenda. Una commedia a dir poco esilarante, contraddistinta da tratti di violenza, morte, razzismo e ignoranza; una dark comedy in pieno stile McDonagh.
«Una tragedia comica, o meglio una commedia velata di tragedia, intrisa di omofobia, razzismo, humour, tinte gialle ed echi splatter, con tanto di valigia in scena piena di mani umane. Uno spettacolo mai banale, sorprendente, che esorcizza il dolore e il retrogusto di morte e sofferenza con tempi comici perfetti, una recitazione talvolta portata all’estremo per trasferire l’assurdità di alcune situazioni, e un linguaggio crudo, scorretto, lancinante come la disumanità di certi gesti». (La Repubblica)
Debuttato alla XVII edizione di Trend – Nuove frontiere della scena britannica
Rappresentato per la prima volta in Italia