Uno alla volta

Mostra

Trentino Immagini

Mostra di ALFREDO COVINO

Alfredo Covino nasce nel 1973 a Roma, dove attualmente vive e lavora. Ha studiato fotografia all'Istituto Europeo del Design e si è specializzato all'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata (ISFCI). Ha realizzato lavori sull'identità dell'individuo e sul tema delle appartenenze culturali. Lavora tra l'Italia, l'Argentina, la Turchia, la Repubblica di Moldova. Ha esposto in mostre personali e collettive e nel 2009 ha co-fondato l'associazione culturale Punto di Svista. Ha pubblicato con l'Espresso, Financial Times, Glamour, Vanity Fair, Le Monde, Style Magazine - Corriere della sera, Left, Loop Magazine. Dal 2009 è membro dell'agenzia fotografica "On Off Picture".
La mostra "Uno alla volta" parla di eternit, lo sciagurato materiale che ha preso il nome dalla fabbrica di Casale Monferrato (Alessandria) che lo produceva ed è causa di diverse malattie respiratorie, tra cui l'asbestosi e mesotelioma pleurico, un tumore specifico e incurabile. Ad aver contratto le gravi malattie non sono purtroppo solo ex-lavoratori, ma familiari e cittadini che mai hanno lavorato all'interno della fabbrica. I dirigenti dell'Eternit non hanno mai impiegato le opportune misure di sicurezza. Nel maxi-processo, iniziato nel 2009, gli imputati, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Ghislain de Cartier de Marchienne, proprietari dei 4 stabilimenti Eternit in Italia, sono stati condannati dal Tribunale di Torino a sedici anni di reclusione per disastro doloso permanente e omissione dolosa di controlli antinfortunistici. È la prima volta che in Europa, per una causa su danni ambientali, un collegio internazionale ha difeso le parti civili in un processo, anche se, a Casale si continua a morire di mesotelioma.