Urogallo. Il signore dei boschi

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Il Parco in tasca. Estate 2013
Le Mostre

“...una mattina ne alzammo uno che dal rumore del volo doveva essere maestoso come un’aquila. Pareva che al suo passaggio gli alberi dovessero schiantare come tagliati da una scure magica.”
[Dal racconto Una lettera dall’Australia in “Il bosco degli urogalli” di Mario Rigoni Stern]

"Il Gallo cedrone o Urogallo è un raro uccello che vive nei boschi di montagna delle Alpi centro-orientali, mentre nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino è presente con una popolazione stimata in circa 200 esemplari, 100 maschi e 100 femmine. In tutto il Trentino, invece, in primavera si muovono all'incirca un migliaio di maschi".
Di tutte le 18 specie di tetraonidi che si conoscono al mondo, il Gallo cedrone è quella di più grosse dimensioni: caratterizzata da un elevato dimorfismo sessuale, i maschi, superando i quattro chilogrammi di peso, sono circa il doppio delle femmine e sono caratterizzati da un piumaggio più appariscente in cui prevalgono il grigio del collo, il verde metallico della parte superiore del petto ed il nero-brunastro delle altre parti del corpo, fittamente punteggiate di macchie bianche nella zona dell’addome e del sottocoda. Le femmine invece hanno una colorazione più mimetica, grazie ad una fitta barratura di diverse tonalità di marrone e di grigio delle piume.
In primavera, il comportamento riproduttivo dell'Urogallo, particolarmente complesso ed appariscente, ha sempre esercitato un fascino particolare sull’uomo; nel resto dell’anno il Gallo cedrone ha invece abitudini di vita molto elusive che lo rendono difficilmente osservabile, nonostante le sue dimensioni ragguardevoli.
Come abitatore originario delle regioni del Nord Europa ha bisogno di boschi radi, ben strutturati ed indisturbati, con un buon grado di sviluppo della vegetazione arbustiva ed erbacea. Maschi e femmine utilizzano nel corso dell’anno territori individuali di alcuni chilometri quadrati, cosicché soltanto vasti complessi forestali in continuità tra loro sono in grado di ospitare popolazioni vitali. Nel corso del XX secolo, tuttavia, sulle Alpi l’utilizzo forestale dei boschi, l’agricoltura e l’allevamento nelle zone di montagna cambiarono in modo radicale. Contemporaneamente lo sviluppo delle attività turistiche, con le infrastrutture ad esse connesse come piste da sci, impianti e strade, ebbe un incremento considerevole, a tutto svantaggio del Gallo cedrone. Come risultato di queste due tendenze contrapposte, si è verificato un peggioramento generale della qualità degli ambienti frequentati da questa specie.


organizzazione: Parco Naturale Paneveggio Pale di S. Martino