Violenza per una giovane

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2005/2006

Usa/Messico, 1960
Titolo originale: La joven
Genere: Drammatico
Durata: 96'
Regia: Luis Buñuel
Cast: Claudio Brook, Kay Meersman, Bernie Hamilton, Zachary Scott
soggetto: Luis Buñuel
sceneggiatura: L. Buñuel, Hugo Butler, Peter Matthiessen
fotografia: Gabriel Figueroa
produzione: George P.Werker

Traver, un musicista jazz afroamericano, falsamente accusato di violenza ad una donna, sfugge ad una caccia all’uomo con un motoscafo e giunge su un’isola di fronte alle coste della Carolina, riserva di caccia, abitata solo da un uomo, Miller, e un’adolescente, Ewie, il cui nonno, l’altro abitante della riserva, è morto da poco. Miller gli danneggia l’imbarcazione e, durante la convivenza a tre, approfitta di Ewie.Arrivano un pastore (C. Brook) e un bianco razzista (G. Denton). Il reverendo, che ha compreso l’innocenza di Traver, raccoglie le confidenze di Ewie riguardo a Miller e mette l’uomo di fronte alle sue responsabilità. Miller, che è intenzionato a sposare la ragazza, promette di riparare al male fatto a Ewie e aiuta Traver a fuggire.

Tratto dal racconto “Travellin’ Man” di Peter Matthiessen, sceneggiato con H.B. Addis, è un film che spiazza lo spettatore (quando uscì spiazzò anche molti critici) per la sua assenza di manicheismo, il modo insolito di rappresentare il tema razzista e di proporre un superamento dei pregiudizi e dei tabù. Persino l’abuso di minore assomiglia molto a una seduzione consensuale: il ritratto di Ewie è quello di una ninfetta consapevole della propria attrazione erotica. Aveva ragione Truffaut a dire che L. Buñuel aveva saputo «con grande abilità mescolare la nozione di personaggi simpatici e antipatici, e mescolare le carte del gioco psicologico tenendo un discorso perfettamente chiaro e logico».
È uno dei pochissimi film “positivi” di Luis Buñuel, ambientato in un’isola che è il luogo dell’utopia possibile, separata dal mondo e dalla Storia, unica possibile “età dell’oro” non borghese. Senza la virulenza di altre opere, ma approfondendo la sua riflessione sull’uomo, sui pregiudizi che lo condizionano, sulle sue paure ed esitazioni, Buñuel spinge i suoi personaggi a trovare fuori dalla società e dalle sue convenzioni un’effettiva comprensione e una reciproca accettazione, una reale armonia tra liberazione individuale e solidarietà, sconfiggendo i tabù e i pregiudizi razziali, sessuali e classisti.
“Violenza per una giovane” è uno dei quattro film di Buñuel con la fotografia di Gabriel Figueroa. Premio speciale della giuria a Cannes 1960.


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"