Visita alla chiesa di S. Maria Assunta

Manifestazioni ed eventi

Arte e persuasione: itinerari sul territorio

Venerdì 18 luglio 2014, ore 10.00. FIERA DI PRIMIERO, chiesa di S. Maria Assunta e TRANSACQUA, chiesa di S. Marco: visita guidata ai preziosi dipinti di Francesco Frigimelica, esponente di spicco della pittura veneta d’inizio XVII secolo, condotta da Luca Siracusano. Ritrovo presso l’ingresso della chiesa di S. Maria Assunta a Fiera di Primiero; la partecipazione è libera e gratuita.

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Fiera di Primiero, S. Maria Assunta
Francesco Frigimelica
(Camposampiero 1570 circa - Belluno, post 1649)
Assunzione della Madonna
Incoronazione della Madonna
1638-1640
Madonna del rosario
post 1630
Dopo il concilio di Trento l’iconografia mariana conobbe nel mondo cattolico una nuova fioritura in risposta alla dottrina protestante, che prevedeva un drastico ridimensionamento del culto della Vergine. Nella chiesa di Fiera di Primiero, un tempio che proprio all’Assunta è dedicato, fu intrapreso nei primi decenni del Seicento un programma di rinnovamento delle pale d’altare incentrato sul rilancio della figura di Maria, e di cui fu protagonista il pittore Francesco Frigimelica. Spettano alla sua mano, oltre ai dipinti della cantoria raffiguranti alcune Storie della vita della Vergine, le pale degli altari dell’Assunta e del Rosario.
Il primo presenta due ancone sovrapposte: nel registro inferiore campeggia la pala dell’Assunzione con i Ss. Antonio abate e Rocco; in quello superiore è posta invece la tela con l’Incoronazione della Madonna. Considerata la presenza dei santi protettori contro le malattie da contagio, è probabile che i due dipinti siano stati eseguiti dopo l’epidemia di peste del 1630. Nelle due tele viene tradotto visivamente quanto tramandato dalla tradizione cattolica, secondo cui, alla fine della sua vita in terra, Maria fu glorificata, e cioè assunta in cielo non solo in anima, ma anche in corpo, per essere poi incoronata Regina dei Cieli, legittimando il suo ruolo attivo come mediatrice per la salvezza del genere umano.
La pala del rosario, uno delle opere più rappresentative del pittore, fu commissionata dall’omonima confraternita nel biennio 1638-1640. La sua realizzazione si colloca nella fase di rilancio del culto del rosario attuato dal papa domenicano Pio V dopo la battaglia di Lepanto. Il tipo iconografico adottato dal pittore è quello definitosi dopo il 1571, vera e propria icona dell’arte sacra postridentina, nella quale la Madonna e Gesù Bambino in gloria consegnano il rosario a S. Domenico e a S. Caterina, che intercedono per i fedeli assieme a S. Nicola da Tolentino e S. Girolamo.

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Appuntamenti correlati
Apertura 8.00-21.00
25 luglio, 22 agosto, ore 16.45-17.45 presenza di un accompagnatore dell’Associazione Anastasia nei giorni e agli orari indicati


organizzazione: Museo Diocesano Tridentino