Visite guidate all'area archeologica di Palazzo Tabarelli

Manifestazioni ed eventi

In occasione della sesta edizione di Invito a Palazzo, iniziativa a livello nazionale promossa dall’ABI Associazione Bancaria Italiana, sabato 6 ottobre dalle 10 alle 19 sarà visitabile con ingresso gratuito Palazzo Tabarelli a Trento, sede di Banca Sella Nord Est –Bovio Calderari, dove si trova uno dei siti archeologici più interessanti della Tridentum romana.

ore 10, 11.30, 15, 16 e 17.30 visite guidate all’area archeologica e al palazzo rinascimentale
ore 11 e 17 interventi musicali degli allievi del Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento
L’ingresso al palazzo e la partecipazione alle visite guidate sono liberi e gratuiti.

L’indagine archeologica a palazzo Tabarelli risale ai primi anni Ottanta (1979-1982) ed è stata favorita dal recupero di uno dei più significativi edifici della città, che anni di abbandono e di più svariati utilizzi avevano portato a degrado e modifiche interne. L’area del palazzo ha restituito uno spaccato della storia materiale della città, riferita ad una delle contrade a maggior continuità e densità di vita: quella di san Benedetto, oggi di via Oss Mazzurana. Vi si susseguono le sopravvivenze (alcuni ambienti, tratti di infrastrutture idrauliche, nitidi cortili lastricati) rappresentative di un vasto quanto incompleto complesso abitativo del periodo romano sul quale si sono sovrapposti gli elementi di un’edilizia altomedievale più elementare, contrassegnata da riutilizzi e integrazioni con materiali deperibili. Il segno più diretto di un diverso modo di vivere e abitare in città, quando questa – dal V secolo in poi - incontra nuove realtà (Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi) di cui rimangono i segni nelle fonti scritte e nei ritrovamenti archeologici.
A quest’epoca si riferiscono le tracce poco conservate di un edificio stretto e allungato verso l’interno, una casa “terranea” ricavata con demolizioni e inserti di legno e con l’apertura di spazi di servizio, usati prima come immondezzaio e area di sepoltura (VI-VII secolo) e, quindi, come orto e ricovero di animali domestici. Tutto ciò é premessa per la definizione di quella che sarà la casa urbana medievale in questa zona, a stretto e profondo modulo affacciato su una strada (via Oss Mazzurana), al tempo stesso abitazione e spazio per attività mercantile-artigianali.
È in uno di questi moduli che la famiglia Tabarelli de Fatis di Terlago si accasa fin dal 1476, dove procede a successivi acquisti immobiliari contigui. Unità poi uniformate sul fronte stradale secondo un progetto unitario di cui è immagine l’approntamento – tra il 1515 e il 1518 - di una magnifica facciata in pietre lavorate a bugnato piatto e forte basamento scarpato (completata però soltanto nel 1791) che corrisponde al raggiunto prestigio e affermazione sociale della famiglia committente attraverso gli stretti rapporti intessuti con la corte vescovile. Un intervento che si avvale delle migliori maestranze presenti sulla piazza di Trento e dell’opera dell’architetto veronese Alessio Longhi, richiamato in città dal principe vescovo Bernardo da Cles per la fabbrica del Magno Palazzo al castello del Buonconsiglio

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