Vita di Galileo

Teatro

Aria Teatro
Vita di Galileo
di Bertolt Brecht

ariaTeatro in collaborazione con Pergine Spettacolo Aperto, Teatro delle Garberie

Anno internazionale dell'Astronomia, quattrocentesimo anniiversario delle osservazioni astronomiche di Galileo.
Lo spettacolo precede il festival di PSA "Verso le Stelle"

regia Riccardo Bellandi
aiuto regia Valentina Recchia
elementi scenici e costumi Chiara Benedetti e Anna Lazzarini
INTERPRETI PERSONAGGI
Chiara Benedetti Virginia, figlia di Galileo / Una vecchia
Alberto Dall'Abaco Sagredo / Un vecchio Cardinale / Cardinale Barberini
Denis Fontanari Galileo Galilei
Dario Masciello Frate Fulgenzio / Un segretario / Un teologo / Un astronomo
Paola Mitri Signora Sarti
Andrea Pergolesi Andrea Sarti / Uno scienziato / Un segretario
Gabriele Valente Priuli / Un filosofo / Un monaco / Cardinale Bellarmino / Funzionario
Andrea Zanforlin Ludovico Marsili / Un matematico / Cristoforo Clavio

In occasione dell'anno internazionale dell'astronomia, il 21 giugno nella notte più corta dell'estate, la compagnia teatrale ariaTeatro in collaborazione con Pergine Spettacolo Aperto presenta Vita di Galileo di Bertolt Brecht.
Il nuovo spettacolo di ariaTeatro inaugura la stagione estiva di PSA dal titolo Verso le stelle, nell'anno dedicato alla celebrazione dei quattrocento anni dalle prime osservazioni astronomiche che permisero a Galileo Galilei di verificare la validità del sistema copernicano. Fu l'inizio di una rivoluzione, l'empirismo: lo studio del particolare dal quale formulare una legge universale, pilastro fondamentale del metodo scientifico; che si contrappose al sistema dell'epoca, basato sui dogmi della Chiesa.
L'opera ripercorre passo a passo la vita del grande scienziato pisano, dall'invenzione del cannocchiale, alla scoperta dei satelliti di Giove, dal processo istituito dal Sant'Uffizio, fino al suo atto di abiura con gli ultimi anni della vecchiaia.
Brecht focalizza la sua attenzione sulla relazione tra ricerca scientifica e potere, e, ampliando gli orizzonti, sul rapporto lacerante e tutt'oggi lacerato che si interpone fra la cultura nascente e la cultura del potere.
L'autore, come afferma il regista dello spettacolo Riccardo, decide “di mostrarci il Galileo uomo, con le sue pulsioni, le sue grandezze ma anche le paure, le meschinità; è un ritratto questo che ci permette di sentirci vicini a quest'uomo così grande nella sua dimensione, ma anche così simile a noi. Serve a ricordarci di non dimenticare la forza del dubbio, la scelta di essere liberi.” In quanto “la mente non può essere da nessuno intrappolata entro schemi decisi e cristallizzati nel tempo per motivi culturali, religiosi, morali. Nel momento in cui sorge la sensazione di essere “intrappolati” dentro una prigione inesistente la mente diventa più forte e sente la necessità di scoprire la verità per trovare la via di uscita che porta alla libertà, anche se questo vuol dire correre il rischio di crollare in una crisi esistenziale.” “Il tarlo del dubbio”, è un “momento di feconda crisi che permette di porsi di fronte alle cose con un punto di vista sempre diverso; e solo attraverso questo processo l'uomo trova la sua vera dimensione di essere vivo e libero.”

La Compagnia ariaTeatro
ariaTeatro è una compagnia teatrale professionale con sede a Pergine Valsugana (TN) e a Venezia ed è composta da un nucleo stabile di attori professionisti diplomati alla Scuola di Teatro di Venezia “Giovanni Poli”, ai quali si aggiungono di volta in volta altri
interpreti in virtù delle esigenze di cast del singolo spettacolo.
L'attività di produzione si rivolge sia al teatro per adulti sia a quello per ragazzi ed ha come punti di appoggio stabili il Teatro a l'Avogaria di Venezia ed il Teatro delle Garberie di Pergine Valsugana. In quest'ultimo spazio, ariaTeatro si occupa anche di formazione teatrale e di programmazione.
La cifra stilistica della compagnia si fonda su una visione moderna del teatro, che privilegia la ricerca di rapporti di relazione, di verità, di ascolto e di pensiero tra gli interpreti/personaggi senza prescindere da una visione magica del teatro, tesa a toccare le corde profonde degli spettatori.
Direttore artistico e regista della compagnia è Riccardo Bellandi, diplomato alla
Scuola del Teatro Stabile di Genova nel 1993, attore della Compagnia dello Stabile genovese dove viene diretto, tra gli altri, da Marco Sciaccaluga, Benno Besson, Anna Laura Messeri, Jurij Ferrini, Massimo Mesciulam, Federico Vanni; lavora accanto ad attori come, tra gli altri, Mariangela Melato, Gabriele Lavia, Eros Pagni, Pamela Villoresi, Lello Arena, Vittorio Franceschi, Ugo Maria Morosi, Gianna Piaz, Elisabetta Gardini, Ugo Dighero.
Incontra altri registi collaborando con compagnie come il Teatro degli Auras (Virginia Martini), il Teatro della Tosse (Tonino Conte, Sergio Maifredi), il Teatro dell’Archivolto (Giorgio Gallione, Giorgio Scaramuzzino), il Teatro della Persona (Walter Manfrè), la
Compagnia Beat72 (Riccardo Reim), il Teatro Fondamentanuove (Gianfranco de Bosio).
Per il Teatro Stabile di Genova dirige Strade/Corridoi di Sonia Arienta e Studio sul “Macbeth” di Shakespeare. Per il Teatro a l'Avogaria di Venezia dirige Il Saltuzza di Andrea Calmo, “Gl’innamorati” di Carlo Goldoni, Il Fornaretto di Francesco Dall’Ongaro.
Per la Compagnia ES.T. - esperienze teatrali, dirige La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman e Vita prigioniera. Per la Compagnia ariaTeatro dirige Unam Sanctam di Marzia Todero e Vita di Galileo di Bertolt Brecht.
Ha insegnato recitazione alla Scuola del Teatro Stabile di Genova. Dal 2006 dirige la Scuola 'Giovanni Poli' del Teatro a l’Avogaria di Venezia dove
insegna recitazione. È responsabile organizzativo del Teatro a l’Avogaria di Venezia.
È direttore artistico della Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Pietra Ligure (SV).