Vita interiore di un piccione
Giorgio Antoniacomi presenta il suo libro Vita interiore di un piccione (e di un angelo custode imperfetto) (Publistampa, 2009).
Dalla piazza centrale di una metropoli, quattro occhi scrutano e indagano uno scenario ipotetico e, assieme, reale: sono sguardi che restituiscono, con un linguaggio sorvegliato ed uno stile a tratti disincantato, a tratti riflessivo, a tratti ironico, i mutevoli paesaggi interiori di unanima in perenne, inconcludente allestimento e di una città alla ricerca di unidentità almeno provvisoria. Scritta secondo un registro quasi cinematografico fatto di inquadrature in bianco e nero, tagli, dissolvenze, analessi la narrazione sembra affermare che, nonostante la nostra illusione di controllare il mondo e di governare le nostre vite fragili, instabili e vulnerabili, tutto ciò che succede, succede in fondo per sbaglio. Interagiscono due figure, che appartengono a due scale temporali diverse: una proiettata in un futuro fatto di timori e ancorata ad un passato popolato da rimorsi e da rimpianti; laltra che rimane dentro un presente dilatato e senza storia. Il contrappunto di queste voci un pennuto nevrotico, capace al più di svolazzare, ed uno spirito caduto da un qualche cielo sopra Berlino, anche se è un leggibilissimo, dichiarato, inatteso cielo diMilano ci ricorda che alla fine, come dicevaVasco Rossi, la vita è solo un brivido che vola via.
organizzazione: Comune di Levico Terme Assessorato alla Cultura