Viva la luce

Teatro

Stagione Teatrale di Borgo Valsugana e Grigno 2008/2009
A teatro con mamma e papà

Teatro Stabile di Innovazione L’Uovo di L’Aquila
Viva la luce
testo e regia di Maria Cristina Giambruno

Il primo passo del percorso progettuale è incentrato sul risparmio energetico, sul consumo dell’energia elettrica che, tra l’altro, è la principale fonte di luce… Ed è proprio quest’ultima, La Luce, uno dei personaggi dello spettacolo di Maria Cristina Giambruno che si propone di far riflettere il pubblico dei più giovani e, nello stesso tempo, divertirlo, coinvolgendolo in un gioco interattivo, durante il quale i bambini potranno capire come, seguendo semplici, ma preziosi consigli, si possa risparmiare energia.
Si sente parlare sempre più spesso degli effetti dell’inquinamento di cui tutti si è responsabili, quando per pigrizia o noncuranza si compiono gesti all’apparenza innocui, ma in realtà lesivi per l’ambiente, come lasciare la luce accesa, ogni volta che si esce da una stanza, aprire inutilmente e troppo spesso il frigorifero o riporvi cibi ancora caldi...Occasioni nelle quali si spreca energia, prodotta dalle centrali elettriche i cui gas di scarico sono tra i principali responsabili dell’effetto serra.
Ecco che ci si accorge di essere responsabili di un processo distruttivo e molto più grande di noi. Ad esempio ancora oggi la maggior parte delle lampadine che si utilizzano quotidianamente sono ad incandescenza - di vecchia concezione e dal consumo elettrico esagerato - hanno breve durata, ma costano meno di quelle a “basso consumo energetico” o a “fluorescenza compatta”, che sono in commercio da svariati anni; sono più costose, è vero, ma durano molto più a lungo delle vecchie lampadine ad incandescenza e consentono un risparmio notevole di energia, fino al 75%.
Se la produzione di elettricità potesse ridursi, con un uso più attento dell’energia e con l’adozione di accorgimenti, come l’acquisto delle lampadine fluorescenti, quel processo distruttivo potrebbe arrestarsi, piano piano... e finalmente “la musica cambierebbe”… ed è proprio quello che La Luce, sconsolata, tenterà di far capire ai bambini: a chi l’accusa di essere la colpevole di cose terribili come l’inquinamento e l’effetto serra, essa risponde “...non ne sono certo io la causa! Io sono …ecco…io sono come un pianista che sta al piano e suona la musica che gli danno da suonare …e se la musica è brutta , la colpa non è certo del pianista. Dipende da che musica gli danno da suonare !…”

Lo spettacolo si propone come approccio poetico e concreto con i problemi legati allo spreco energetico. Soprattutto, nello specifico, al consumo eccessivo, sperperante e ingiustificabile dell’energia elettrica. Toccando i tasti più cari ai giovani spettatori, dalla playstation ai boschi e agli animali – passando, beninteso, per la tv, il computer et similia – e arrivando sino all’effetto serra e oltre, Non sparate sul pianista , comincia sulla scena con un personaggio immateriale, come la sostanza dei sogni, e poi scende in platea, complici due personaggi bizzarri e bislacchi che chiamano gli spettatori a diventare coprotagonisti di un gioco interattivo, divertente assai ma anche serio, assai… Così, attraverso informazioni precise e divag-azioni sul tema, i bambini diventati attori, nella duplice valenza semantica, potranno scegliere (decidere?) di non essere, e di non voler essere, pedine di un gioco più grande di loro ma, anzi, artefici anch’essi di risanamento energetico e responsabili del proprio futuro. Suonando da sé la propria musica…


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Borgo Valsugana - collaborazione comuni del Sistema Culturale Valsugana Orientale