West

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2011/2012
Altri Percorsi

Fanny & Alexander – Festival delle Colline Torinesi
West
di Luigi de Angelis e Chiara Lagani
ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani
drammaturgia Chiara Lagani
testi Chiara Lagani e Francesca Mazza
regia, spazio scenico Luigi de Angelis
costumi Chiara Lagani e Sofia Vannini
dj set Mirto Baliani
con Francesca Mazza

ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani
drammaturgia Chiara Lagani
testi Chiara Lagani e Francesca Mazza
regia, spazio scenico Luigi de Angelis
costumi Chiara Lagani e Sofia Vannini
dj set Mirto Baliani
con Francesca Mazza
FANNY & ALEXANDER – FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI

Francesca Mazza | Foto: © Enrico Fedrigoli
Tra i gruppi teatrali nati negli anni Novanta, i Fanny & Alexander occupano un posto unico: nel corso della loro attività, Chiara Lagani, Luigi de Angelis e Marco Cavalco sono riusciti a mantenere intatta la loro vocazione alla sperimentazione grazie a un laboratorio molto prolifico che in vent’anni ha prodotto una cinquantina di spettacoli, performance e installazioni.
I loro spettacoli conservano la forza della sorpresa, la capacità di porre lo spettatore di fronte a domande impreviste, magari intorno a figure archetipiche, da Alice di Lewis Carroll al Mago di Oz di Victor Fleming.
West, lo spettacolo che apre la rassegna “Altri Percorsi / Nuovi Linguaggi”, è la tappa conclusiva del lungo viaggio di ricerca intrapreso dal gruppo all’interno della pellicola diretta da Fleming nel 1939, che rivelò al mondo la grazia e il talento di Judy Garland. Era lei, all’epoca poco più che bambina, la Dorothy Parker che ha dominato il visionario viaggio teatrale di Luigi de Angelis e Chiara Lagani.
Seduta a un tavolino spoglio al centro di una scena vuota, Francesca Mazza attende gli spettatori con il viso incorniciato da una treccia sfatta, abitino blu e scarpine rosse: “Mi chiamo Dorothy, ho cinquantatre anni” dice l’attrice, catapultando lo spettatore nel mondo del Mago di Oz. Un mondo consumato, abusato, distrutto, in cui la piccola bambina dai capelli biondi è diventata una donna matura, imprigionata in vortici di parole e gesti che non le appartengono più. Da perfetto automa, Francesca Mazza esegue gli ordini che le vengono imposti tramite due auricolari e gradualmente acquista il comportamento e i sentimenti che le infondono due suggeritori. Racconta storie di vita, banali in sé, ma profondamente disturbate e ossessive.
Attraverso il corpo dell’attrice, vincitrice del Premio Ubu per questa straordinaria interpretazione, e l’immagine di un’ingenua Dorothy, Fanny & Alexander dissezionano l’immaginario occidentale e lo lasciano scorrere in un mare ipnotico di parole incarnate nel simbolo di un’America produttrice di sogni e icone. Un esperimento di persuasione occulta: in West l’icona Dorothy si dissolve presto nell’immagine patetica di una limpida star di Hollywood distrutta da alcol e barbiturici.