Working Class Zero

Teatro

Trento a Teatro
Trento Oltre

La programmazione di Trentooltre ha sempre dimostrato grande interesse per il teatro di impegno civile. L’appuntamento con la giovane formazione milanese Compagnia degli Equilibristi va esattamente in questa direzione.

Compagnia degli equilibristi (Milano)
Working Class Zero
drammaturgia di P.Bignamini, D.Mandelli e R.Mandelli
regia di Roberta Mandelli
con Laura Formenti e Cristian Stelluti
assistente alla regia Silvia Severino
con la collaborazione di Alessandro Fantinato
Vincitore Miglior Spettacolo e Miglior Drammaturgia al Festival di Ricerca Teatrale “La Storia Siamo Noi” 2009

La Compagnia degli Equilibristi porta in scena il precariato.
Il lavoro interinale, i colloqui inutili, la merenda della mamma.
Adulti in cameretta: un ritratto lucido e malinconico dei giovani precari di oggi

Si chiama “Working Class Zero” il nuovo spettacolo della Compagnia degli Equilibristi. Mutua e trasforma il titolo della canzone di Lennon, che inneggiava agli eroi della classe lavoratrice. Quegli eroi non esistono più, al loro posto campeggia uno Zero, il nulla delle mancate prospettive che attanaglia le giornate degli eterni cacciatori di impiego.

Lo spettacolo, già Finalista al Premio Teatrale Anna Pancirolli 2008 e al Premio Giovani Realtà del Teatro 2008 vince nel 2009 il premio Miglior Spettacolo e Miglior Drammaturgia al Festival di Ricerca Teatrale “La Storia Siamo noi” 2009, e porta la regia di Roberta Mandelli, che firma insieme a Daniela Mandelli e Paolo Bignamini anche la drammaturgia.
Racconta la generazione dei trentenni cresciuti negli opulenti anni 80 ma presto divenuti familiari a termini quali precarietà, stage, agenzie interinali e contratti a progetto. Matteo ed Elena (Cristian Stelluti e Laura Formenti) sono due cinici trentaquattrenni che vedono la precarietà estesa ad ogni ambito della loro vita: dal loro (non-)rapporto sentimentale, alla condizione abitativa, che li vede ancora a casa con mammà, fino alla situazione professionale fatta di grandi speranze puntualmente disattese, colloqui inutili e lavori bizzarri (si và dalla classica promoter al dog sitter fino ad arrivare alla “statua vivente”.)

Ambizioso il progetto della Compagnia degli Equilibristi, che vede il coinvolgimento diretto del pubblico: il testo viene infatti rivisto e rielaborato ad ogni nuova messa in scena, grazie al contributo degli stessi spettatori, ed al feedback che gli appartenenti alla Working Class Zero decidono di lasciare sul blog dell’iniziativa “Adotta un Attore”. Questa si collega allo spettacolo, ne diventa parte integrante, suggerendo battute, situazioni, aneddoti, che l’attore “adottato” potrà riproporre nello spettacolo. Scene di vita vissuta, quindi, che si dipanano su un canovaccio costruito per raccontare il disagio di una generazione precaria.
Con indiscutibile freschezza “Working Class Zero” ci mostra un ritratto ironico e disilluso su un tema più che mai d’attualità, facendoci sorridere con amarezza di un quotidiano che nessuno di noi avrebbe mai immaginato di poter vivere, ma che di fatto è diventato la regola, a dispetto delle aspirazioni e delle aspettative dei giovani adulti del 2000. Il pubblico si diverte, ci si rispecchia e ne esce più consapevole.


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Teatri Possibili Trento