XX Rassegna Paolo Pavanello - Giovani Cantautori Italiani

Musica

Musica d'Autore 2005/2006

Il "Premio Paolo Pavanello" approda nel 2006 alla sua 20ª edizione: un evento straordinario per quello che rappresenta in Italia l'unica Rassegna riservata esclusivamente ai giovani cantautori e che in questi lunghi vent'anni è progressivamente cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nazionale e, in alcuni casi, vero e proprio trampolino di lancio per avviare un cammino artistico e professionale.

Per festeggiare i suoi primi vent'anni, come è già avvenuto per il suo decennale, gli ideatori e gli organizzatori hanno voluto pensare ad un'edizione speciale del Premio, edizione riservata ai cantautori che nelle sue precedenti edizioni sono stati premiati con il "Trofeo Pavanello" o con la "Targa Speciale" per la miglior esibizione dal vivo. Praticamente un "SuperPavanello", previsto al Teatro Sociale di Trento per sabato 13 Maggio 2006, dove i partecipanti saranno il frutto di una selezione fra gli artisti vincitori che hanno presenziato in questi straordinari 20 anni di storia.
Quest'anno, quindi, non ci sarà il tradizionale concorso: sarà invece una particolare e unica occasione per presentare una vetrina delle precedenti edizioni, una retrospettiva per proseguire nel cammino con lo stimolo degli artisti "storici" che saliranno sul palco.
Tutti i partecipanti selezionati verranno premiati con una "Targa Speciale – 20a Edizione Premio Paolo Pavanello – 1986/2006" realizzata dalla Pro Cultura e dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e sarà loro assegnato un rimborso spese pari ad €250,00.
Gli artisti dovranno presentare due canzoni, mai eseguite al "Premio Paolo Pavanello", di cui siano autori del testo o della musica o di entrambi. Tutte le canzoni proposte nella serata finale saranno registrate dal vivo e raccolte in un cd prodotto dall'organizzazione. Cd che sarà stampato in 1000 copie e distribuito a livello nazionale sia agli addetti ai lavori, che alla stampa specializzata, che alle radio. E' anche prevista una pubblicazione che ripercorrerà i 20 anni del Premio Paolo Pavanello che includerà il cd stesso. Un certo numero di copie sarà anche omaggiato agli artisti partecipanti.

Partecipanti
selezionati fra i vincitori delle passate edizioni
ELISA AMISTADI Trento
ANDREA MAFFEI Trento
ELISA ZINNAMOSCA
FRANCESCO RIVA Milano
DAVIDE CONATI Verona
CLAUDIO ORLANDI Roma
LAURA RUBIN Venezia
MARISA PERRELLI Como
FRANCESCO FORNI Roma
ROBERTA CARLINI Trento

Ospite in concerto
DAVIDE VAN DE SFROOS
Spring Tour 2006
“Ma vadavia ‘l blues”
“…Un concerto spettacolo che evoca storie, suoni ed esagerazioni dentro e fuori dal bicchiere. Anime nascoste sotto il tavolo e bottiglie svuotate con la scusa del BLUES. La palude incontra il lago o forse viceversa e allora tutti su di un palco a rubarsi le ombre…”
I nuovi compagni di questo straordinario viaggio musicale di Davide sono musicisti internazionali come Sugar Blue, straordinario armonicista di New York che vanta trascorsi con Rolling Stones (è suo il “riff” della hit “I Miss You”), Ray Charles, Willie Dixon, Stan Getz, Frank Zappa, Johnny Shines, Bob Dylan oltre ad essere il vincitore di un “Grammy Award” per il suo “Blues Explosion” (1985); Jaime Scott Dolce, il “guitar hero” di New York, capace di evocare un sound tra le radici del blues del Missisipi e il funk elettrico della Band of Gypsy di Jimi Hendrix; Stanley Watson (batterista di New Orleans) e Latonya Cobin (bassista di Charleston) che insieme fanno una potente sezione ritmica in grado di portare dinamismo e colori tipici della musica del Sud degli States; Anga Persico è il virtuoso violinista che rappresenta l’anello di congiunzione fra il passato e il presente.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita presso:
- cassa del Teatro Auditorium dal lunedì al sabato ore 10.00-19.00
- cassa del Teatro Sociale dal lunedì al sabato ore 16.00-19.00
- il giorno del concerto da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
- casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello
- Trento: Promoevent Service
- Rovereto: Musica 3000

“Ma vadavia ‘l blues” rappresenta un’esperienza nuova sia per Davide - che in questo “Spring Tour” si immergerà nelle tinte blues del Mississippi - che per tutti i fans ed appassionati del suo repertorio. Idee e idiomi si mischiano per creare qualcosa di unico: il sound che arriva del Sud degli Stati Uniti si “contamina” quindi con il dialetto laghée, “una lingua – afferma Davide – che all’inizio poteva sembrare un salto nel vuoto, ma che poi si è rivelata il fattore dominante di tanta curiosità”. Il titolo “Ma vadavia ‘l blues” ha un significato particolare, profondo. Il blues – che tanto appassiona Davide – nasce ancor prima del genere musicale: è un modo di essere quasi “zen” che anticipa note ed accordi. Allora, cosa può nascare “contaminando” il dialetto del lago di Como e le melodie del Sud degli Stati Uniti? Tante cose, in un momento storico del tutto particolare: la terra del Blues per eccellenza – New Orleans - è stata cancellata dalla furia delle acque ed ora, anche attraverso la musica, sta cercando a fatica di rialzare la testa. Il palco è teatro e testimone di questo straordinario “mix”: da un lato il dialetto laghée - uno degli idiomi “simbolo” del lago di Como -, dall’altro le melodie che tanto hanno fatto sognare Davide dall’infanzia sino ad oggi.
Ed ecco che “El Baron”…de la loena storta diventa “The wrong moon of the Baron”, “Per una poma” - remake biblico degli albori della storia dell’uomo - diventa “For one Apple” in versione funk rap e “El Fantasma”, brano di straordinaria intensità emotiva, si trasforma in “The Lake’s Ghost”. E così via. Non potevano mancare in scaletta alcune canzoni “Cult”: “La Curiera”, pardon “The Blue Bus” e “Pulenta e Galena Fregia” ovvero “Pulenta and Cold Chicken”, in versione reggae. Da non perdere l’omaggio a Jimi Hendrix: “Hey Joe” – affidata nella versione originale a Jamie Scott Dolce - viene rimasticata in dialetto laghée, diventando “Vee giò…”, storia “semi-seria” di un marito (a dir poco) arrabbiato.
In questi anni, nel percorso musicale di Davide, si è parlato tanto in questi anni di blues, di reggae, di soul, di funky, di country: ora questi generi sin qui “guardati da lontano” entrano a far parte delle magiche atmosfere “…de sfroos”, fatte di storie, leggende, streghe, spiriti, angeli, diavoli, contrabbandieri, persone “perbene” e… “permale”, acqua e montagne, osterie, notti vissute tutte d’un fiato. Non poteva così mancare “L’esercito delle 12 sedie” (“The 12 Chairs Army”), brano contenuto in “Laiv” ed ora rielaborato in versione blues, in cui il bar e in generale il mondo delle osterie, popolato da personaggi improbabili, rappresentano (parte integrante de) “la nostra storia” quasi “la nostra religion…”.

Sito ufficiale del cantante: www.davidevandesfroos.com


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara